rotate-mobile
Sabato, 27 Aprile 2024
Medioriente

Gaza, gli elicotteri israeliani sparano tra le case: uccisi donne e bambini

Non solo la zone sud e nord dell Striscia: da domenica mattina l'esercito israeliano ha attaccato anche l'area est. Distrutti due rioni popolari. I morti in poche ore sono oltre cinquanta. Hamas: "Tregua di due ore per motivi umanitari". Ma dopo pochi minuti si è tornato a morire

GAZA CITY - Israele accusa Hamas di aver ripreso i combattimenti nonostante il cessate il fuoco, la tregua, al fine di consentire ai soccorsi di entrare nel quartiere di Sajaya. Hamas non replica alle accuse. Ma è tutto relativo. I fatti che contano sono i cinquanta palestinesi uccisi, tutti civili, tra i quali 17 bambini e 14 donne.

Ad aggravare il tutto, la notizia che tra le vittime ci sarebbero anche un medico di servizio sull'ambulanza entrata nel quartiere per portare soccorso alle decine di feriti e un giovane giornalista, Kalid Hamad.

Drammatica la situazione negli ospedali, dove non c'è più spazio per accogliere i feriti. E nel quartiere popolare di Sajaya la situazione è spaventosa: testimoni raccontano di genitori che portavano via, in braccio, bambini dilaniati dalle bombe. "Si è aperta la porta dell'inferno" racconta un residente alla Cnn: "I frammenti dei proiettili esplosi dagli elicotteri sono entrati in casa attraverso le finestre. Io ho perso mia madre e mio fratello. Anche i miei nipotini sono morti. Io mi sono salvato solo perché ero in un palazzo vicino a prendere dei viveri".

Il nuovo attacco ha portato ad almeno cinquanta i palestinesi uccisi e oltre 400 feriti il bilancio "domenicale" degli attacchi via cielo e via terra da parte dell'esercito israeliano. Fin dalle prime ore del mattino le forze armate hanno intensificato gli attacchi puntando contro la zona, densamente popolata, di Shujaiya.

E così, dopo i morti causati nella zona sud della Striscia, stavolta l'operazione "Margine protettivo" ha colpito l'area orientale. A confermare il drammatico bilancio è stato il portavoce del ministero della Salute palestinese, Asharaf al-Qedra, che ha spigato come quasi tutte le vittime sono civili.

A seguito di questo attacco, va aggiornato anche il numero dei profughi che, secondo l'agenzia delle Nazioni unite, sono saliti a 62 mila. 

Intanto, da Gaza, non si ferma il lancio di razzi verso Israele: stavolta sono state colpite - con dieci ordigni - le città costiere di Ashdod e di Ashqelon. Alcuni razzi sono stati intercettati in volo dalle batterie di difesa. Uno, secondo la televisione Canale 10, è caduto nel centro abitato di Ashqelon ma non si ha notizia di vittime.

La novità, drammatica, degli ultimi attacchi portati avanti da Israele riguarda i mezzi impiegati: dalle prime ore del mattino di domenica, infatti, l'artiglieria ha diretto il proprio fuoco all'interno dei rioni popolari della zona est utilizzando anche elicotteri da combattimento che hanno dato vita a vere e proprie scene di panico tra i civili dei due quartieri di Sajaya e Zaitun.

E così, alle ore 15 di domenica 20 luglio 2014, il bilancio delle vittime dell'operazione "Margine protettivo" è di oltre 400 palestinesi uccisi e più di tremila feriti mentre da parte israeliana si registra la morte di 13 soldati e un civile.

Si parla di

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Gaza, gli elicotteri israeliani sparano tra le case: uccisi donne e bambini

Today è in caricamento