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Martedì, 30 Aprile 2024
Lo scontro / Georgia

In Georgia come al Maidan ucraino, esplodono le proteste pro Ue

Il Paese travolto da un'ondata di manifestazioni scatenate da una controversa legge sugli "agenti stranieri", che l'opposizione teme possa vanificare gli sforzi di adesione all'Unione

Le Georgia è stata travolta da un'ondata di manifestazioni di protesta pro europee, che ricordano quelle del Maidan in Ucraina, scatenate da una controversa proposta di legge sugli "agenti stranieri" che l'opposizione denuncia come autoritaria. Il disegno di legge prevede che le organizzazioni che ricevono più del 20% dei loro finanziamenti dall'estero debbano registrarsi come agenti di influenza straniera, sulla falsa riga di quanto già fatto dall'Ungheria di Viktor Orban e dalla Russia di Vladimir Putin. Lo scontro è stato feroce in Parlamento, e si è arrivati addirittura a una rissa in Aula, ma è probabile che il testo passi nell'Assemblea controllata dal partito al potere Sogno Georgiano e dai suoi alleati.

Gli oppositori sostengono che la legislazione danneggerà il tentativo della Georgia di entrare nell'Unione europea, dopo che Tbilisi ha ottenuto lo status di candidato ottenuto lo scorso dicembre, con l'Ue che gode di un'ampia popolarità in questo Paese di 3,7 milioni di abitanti. "Voglio essere chiaro, il progetto di legge sulla trasparenza dell’influenza estera non è coerente con l’aspirazione della Georgia all’Ue e con la sua traiettoria di adesione e porterà la Georgia più lontana dall’Ue e non più vicina", è stato il monito del presidente del Consiglio europeo, Charles Michel.

Ieri sera (16 aprile) più di 5mila manifestanti si sono ammassati per il secondo giorno davanti al Parlamento per denunciare la legge, sventolando le bandiere nazionali, bianca e rossa con le cinque croci, e quelle blu con le stelle gialle dell'Ue. Gli agenti in assetto anti sommossa, alcuni dei quali armati di fucile, hanno disperso la folla e si sono creati degli scontri. Il Ministero degli Interni della nazione ha dichiarato che un agente di polizia è rimasto ferito nei tafferugli. I critici hanno paragonato il disegno di legge alla legislazione russa usata dal Cremlino per reprimere il dissenso, un'accusa potente nel Paese del Caucaso meridionale, dove la Russia è impopolare per il suo sostegno alle regioni secessioniste dell'Abkhazia e dell'Ossezia del Sud, e dopo che la Federazione ha sconfitto la Georgia in una breve guerra nel 2008.

Il disegno di legge deve passare tre letture in parlamento e dovrà probabilmente affrontare una quarta votazione per superare il veto della presidente Salome Zourabichvili, una critica del Sogno georgiano che si oppone al disegno di legge, ma i cui poteri sono per lo più cerimoniali. Con un post su X Zourabichvili, ha rivendicato che "la Georgia non si arrenderà alla ri-sovietizzazione" e ha denunciato che "la maggioranza di Sogno Georgiano ha espulso tutti i deputati dell’opposizione". I Paesi occidentali, tra cui Stati Uniti, Regno Unito e Germania, hanno esortato Tbilisi a non approvare la legge. Il governo georgiano, che ha affrontato accuse di autoritarismo e di tendenze filorusse, sostiene che il provvedimento sia necessario per promuovere la trasparenza e combattere i "valori pseudo-liberali" imposti dagli stranieri. Il Paese dovrebbe tornare alle urne il prossimo 26 ottobre.

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