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Sabato, 27 Aprile 2024
Il negoziato / Ucraina

Guerra Russia-Ucraina: si va verso una tregua?

L'ipotesi di un cessate il fuoco sarebbe nell'agenda dei colloqui di giovedì tra la delegazione russa e quella ucraina. Intanto oggi le Nazioni Unite hanno condannato l'aggressione di Mosca: solo cinque i voti contrari

Si va verso una tregua? Arrivano ulteriori conferme che l'ipotesi di un cessate il fuoco sarebbe nell'agenda degli attesi nuovi colloqui tra la delegazione russa e quella ucraina. Secondo l'agenzia russa Tass - che cita il capo della delegazione russa, Vladimir Medinsky - durante i prossimi colloqui verranno affrontate questioni relative a un cessate il fuoco e anche alla "necessità di un corridoio umanitario". "Abbiamo discusso le nostre posizioni durante i precedenti incontri, la Russia ha presentato varie iniziative relative a un cessate il fuoco immediato", ha affermato Medinsky, interpellato sull'agenda del secondo round di colloqui, dopo quelli del 28 febbraio.

La delegazione ucraina arriverà nella località prevista per i colloqui con la Russia domani mattina. Medinsky ha confermato che come luogo per i negoziati è stata scelta di comune accordo con Kiev l'area della foresta di Bialowieza, al confine tra Bielorussia e Polonia. Per lo spostamento, l'esercito russo ha fornito un corridoio di sicurezza alla delegazione ucraina, ha aggiunto, citato dalla Tass. Dal canto suo, Kiev ha confermato che i suoi negoziatori sono partiti per raggiungere il luogo dell'incontro.

Il pressing sul Cremlino è molto forte. Solo poche ore fa l'Assemblea generale delle Nazioni Unite ha approvato  una risoluzione nella quale si condanna "l'aggressione dell'Ucraina da parte della Federazione russa". Nel testo si chiede che Mosca "cessi immediatamente il suo uso della forza" e ritiri "subito, completamente e in modo incondizionato" le proprie unità militari.  La risoluzione, che non è giuridicamente vincolante, è passata con 141 voti favorevoli, 35 astenuti, e cinque contrari. Solo Bielorussia, Nord Corea, Eritrea e Siria hanno votato contro la risoluzione, mentre Cina e India hanno scelto l'astensione.

Intanto oggi anche il presidente francese Macron è tornato a chiedere di far cessare le ostilità. "Mentre parlo costantemente con Zelensky, ho deciso di rimanere in contatto, fin quando ci riesco e fin quando è necessario, anche con il presidente Putin - ha detto Macron - per cercare instancabilmente di convincerlo a rinunciare alle armi" e "per prevenire il contagio e l'allargamento del conflitto fin quando è possibile".

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