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Venerdì, 26 Aprile 2024
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A Malta dopo 10 giorni di "odissea" i migranti salvati dal peschereccio spagnolo

Open Arms racconta di "10 giorni in mare, senza notizie, un'evacuazione in elicottero e un forte temporale, giocando senza scrupoli con la sicurezza delle persone a bordo"

L'odissea è finita. I migranti a bordo del peschereccio spagnolo Nuestra Madre de Loreto, bloccato nel Mediterraneo dal 22 novembre scorso, potranno sbarcare a Malta. Stando a quanto riferito dall'ong spagnola Proactiva Open Arms, gli 11 migranti sono già stati trasferiti sulle navi della Guardia costiera maltese.

I 12 migranti a bordo del pescherecchio, provenienti da Niger, Somalia, Sudan, Senegal ed Egitto, erano stati soccorsi al largo della Libia il 22 novembre scorso. Il governo spagnolo aveva inizialmente chiesto alla Libia di accogliere i migranti, interpellando anche i governi di Italia e Malta. Martedì scorso, il capitano della nave, Pascual Dura, aveva detto alla France presse che sia Roma che La Valletta avevano negato l'ingresso ai loro porti.

Ieri l'Alto commissariato Onu per i rifugiati (Unchr) aveva sollecitato una soluzione urgente della vicenda, rimarcando che "alla luce della situazione di insicurezza, degli arresti sistematici e dei gravi rischi per rifugiati e migranti in Libia, l'Unhcr non lo considera un porto sicuro e chiede che non siano forzatamente riportate in Libia le persone soccorse in mare". Due giorni fa la nave di Open Arms ha raggiunto il peschereccio per garantire assistenza medica ai migranti, favorendo il trasferimento a Malta, in elicottero, di uno dei migranti, perchè in condizioni critiche.

Proactiva Open Arms racconta di "10 giorni in mare, senza notizie, un'evacuazione medica effettuata in elicottero e un forte temporale, giocando senza scrupoli con la sicurezza delle persone a bordo".

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