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Lunedì, 29 Aprile 2024
La curiosità / Stati Uniti d'America

Il voto che ha reso legali i funghi psichedelici ma non ha abolito la schiavitù

Nel giorno delle elezioni di metà mandato gli elettori statunitensi sono stati chiamati a votare anche per alcuni referendum, alcuni dei quali particolarmente curiosi

Nel giorno delle elezioni di metà mandato gli elettori statunitensi non hanno solo eletto i propri rappresentanti nelle istituzioni federali, ma in alcuni Stati sono stati chiamati a votare anche per alcuni referendum. Alcuni dei quali particolarmente curiosi. Ad esempio se in Nord Dakota e Arkansas non passa il referendum per legalizzare la marijuana (il cui uso ricreativo è concesso oggi in 21 Stati) in Colorado passa il referendum per legalizzare i funghetti psichedelici. La proposta referendaria proponeva infatti di depenalizzare il possesso e l'uso di piante psichedeliche e funghi per chi ha già compiuto i 21 anni, chiedendo al regolatore statale nuove norme per la distribuzione e la somminstrazione delle stesse sostanze. E la proposta è passata con oltre il 50% dei voti. Sempre in Colorado tuttavia non resterà possibile la vendita di vino nei negozi di alimentari né sarà consentito delivery di bevande alcoliche (il 53% dei votanti ha cassato la proposta).

Nella liberal California è invece il diritto all'aborto e ai contraccettivi ad entrare in Costituzione col 68% dei sì. In Arkansas invece è sul filo dei voti il referendum per tutelare la libertà religiosa. In Iowa vince il sì (col 65%) per inscrivere in costituzione il diritto di detenere armi.

Tornando negli Stati del Sud si torna - per certi versi anacronisticamente - a parlare di schiavitù. Il Tennessee abolisce la schiavitù grazie all'80% dei voti incassati dallo specifico referendum che allinea lo stato del Sud alla costituzione federale. Mentre in Lousiana è fallito il referendum per abolire la schiavitù come pena per i crimini (i no sono oltre il 60%).

Perché si parla ancora di schiavitù in America

Ora in molti si staranno chiedendo: ma davvero la schiavitù è ancora consentita negli Stati Uniti d'America? Non era stata abolita? In effetti dal 1895 la Costituzione statunitense vieta lo schiavismo inteso come proprietà legale di altri individui, ma con eccezioni che rimangono ancora oggi. Nella maggioranza degli Stati è tuttora possibile per i criminali incarcerati essere costretti a lavorare a bassissimo costo o addirittura senza venire retribuiti. Per la ong Aclu nelle carceri Usa sarebbero oltre 800mila i costretti ai lavori forzati, con turni di lavoro fino a 12 ore al giorno, standard di sicurezza inadeguati e sotto costante minaccia di isolamento forzato. E i detenuti sono una risorsa molto importante per le catene d’approvvigionamento: garantire loro un salario minimo potrebbe far saltare diversi equilibri. Sempre per Aclu, tra le principali compagnie ad aver usufruito dei lavori forzati da parte dei detenuti ci sarebbero American Express, Pepsi-Co e FedEx. Compagnie spesso non implicate direttamente ma per conto di subappalti.

Così 150 anni dopo l'abolizione della schiavitù a livello federale, in 5 Stati (Alabama, Louisiana, Oregon, Tennessee e Vermont) si è votato per eliminare definitivamente la parola schiavitù anche dalle rispettive costituzioni statali. Come abbiamo visto solo in Louisiana il referendum è fallito e la maggioranza degli elettori si è infatti opposta a un emendamento alla costituzione statale che avrebbe vietato la schiavitù, nonostante consentisse il lavoro forzato come parte di una condanna penale. Tra i motivi della bocciatura il fatto che lo stesso estensore -  il Dem Edmond Jordan - ha chiesto agli elettori di respingere la proposta dopo che l'emendamento era stato modificato pesantemente modificato durante l'iter legislativo.

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