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Domenica, 28 Aprile 2024
Ha 4 giorni per consegnarsi

Trump indagato per l'assalto al Congresso Usa: "È una caccia alle streghe"

L'annuncio arriva dallo stesso ex presidente che è già sotto processo con l'accusa di aver conservato illegalmente documenti riservati e anche per un pagamento sospetto all'attrice porno Stormy Daniel

Donald Trump è indagato anche per l'assalto a Capitol Hill, la sede del Congresso statunitense, del 21 gennaio 2021. È stato lo stesso ex presidente a renderlo noto con un post sul social Truth in cui afferma di aver ricevuto una lettera dal procuratore speciale, Jack Smith, in cui viene informato di essere oggetto di un'inchiesta da parte del grand jury.

Trump va incriminato: la decisione della Commissione per l'assalto al Congresso 

"Jack Smith il folle, procuratore del dipartimento di Giustizia di Joe Biden, ha inviato una lettera (di nuovo, era domenica notte!) affermando che io sono oggetto di un'inchiesta da parte del grand jury del 6 gennaio", ha scritto Trump, senza mostrare però prove del fatto, affermando che nella lettera gli sarebbero stati "dati appena 4 giorni per presentarmi al grand jury, cosa che quasi sempre significa arresto ed incriminazione". "Niente del genere è mai successo nel nostro Paese", ha scritto ancora l'ex presidente. Che poi ha aggiunto a caratteri cubitali: "questa è una caccia alle streghe che è un'interferenza elettorale ed un uso completo e totale delle forze dell'ordine come arma politica". 

Oggi gli avvocati della difesa e i procuratori federali dovranno fare la loro prima apparizione in Florida davanti al giudice distrettuale degli Stati Uniti Aileen Cannon, che presiede le accuse contro il repubblicano di cattiva gestione di informazioni riservate e di ostruzione della giustizia. Il mese scorso Trump, candidato alla nomination repubblicana per affrontare il presidente democratico Joe Biden alle elezioni del 2024, è stato accusato di aver conservato illegalmente documenti riservati dopo aver lasciato il suo incarico nel 2021 e di aver cospirato per ostacolare gli sforzi del governo per recuperarli. Smith è a capo dell'accusa anche in questo caso. A metà giugno Trump si è dichiarato non colpevole delle accuse a suo carico ma il processo potrebbe essere molto dannoso per la sua campagna presidenziale.

Il miliardario repubblicano è stato anche incriminato dalla giustizia dello Stato di New York per diverse accuse di frode contabile, in relazione a un pagamento effettuato prima delle elezioni presidenziali del 2016 per mettere a tacere un'attrice di film porno, Stormy Daniel. Entro settembre poi un procuratore della Georgia dovrebbe annunciare l'esito dell'indagine sulle presunte pressioni esercitate dal miliardario per cercare di cambiare l'esito delle elezioni presidenziali del 2020 in questo Stato del Sud.

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