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Lunedì, 29 Aprile 2024
Politica

"Questo è un colpo di Stato": le reazioni all'accordo firmato da Tsipras

Tuona la politica antiausterity dopo la firma del premier greco sull'accordo con i creditori. Alla soddisfazione di Renzi e Boldrini rispondono le opposizioni con commenti rabbiosi. E il web si scatena: "Questo è un golpe"

Il primo commento che arriva è quello di Matteo Renzi, direttamente dalla conferenza stampa a Bruxelles dopo il vertice Ue: "La crisi è finita nel buon senso e nella ragionevolezza. Adesso è necessario una soluzione per l'Europa e il suo futuro". A chi ha parlato fino all'ultimo momento di derby tra Tsipras e Merkel, Renzi risponde così: "Stanotte è accaduto esattamente il contrario, c'è stata una discussione vera, anche accesa. Ma il punto è che la Grecia deve fare le riforme", confermando quello che aveva detto prima del referndum, che secondo il premier è comunque stato un "errore". Soddisfatta anche la presidente della Camera Laura Boldrini: "Non è passata la linea di chi voleva fare uscire la Grecia dalla Ue. Questa è l'occasione per rimettere in discussione i dogmi dell'Europa e quindi non abbandonare i Paesi in difficoltà perché questo è contrario allo spirito europeo. Stava per prevalere l'idea che se un Paese è in difficoltà va abbandonato".

LA RABBIA DELL'OPPOSIZIONE - Ma alla notizia dell'accordo raggiunto con l'Eurogruppo la soddisfazione non è stata l'unica reazione. Le maggiori forze di opposizione a Renzi non hanno esistato a esternare la propria rabbia. A cominciare dal leader della Lega Matteo Salvini, che ha definito l'accordo una vera e propria "buffonata"


"Mi pare - aggiunge Salvini - che l'Ue (Germania in testa) si sia 'comprata' la permanenza della Grecia nell'Euro promettendo 80 mld (che Renzi non si permetta di far pagare un solo euro agli italiani!) in cambio di 'svendite' e regali alle solite multinazionali. Ma il 'rivoluzionario' Tsipras che fine ha fatto? Se questa è l'Europa, bella roba".

Anche il Movimento 5 stelle non ha esistato a sfogare la rabbia sul web, attraverso l'account Twitter del suo leader Beppe Grillo. 


La dose è stata rincarata dall'ex-comico con un post sul suo blog: "La democrazia è sospesa - si legge - L'umiliazione della Grecia è un monito per tutti i Paesi che vogliono il riconoscimento della loro sovranità".

LA RABBIA SUL WEB - Ma l'indignazione sul web ha dilagato subito, a pochi minuti dalla firma dell'accordo e dalla conferma delle condizioni. In poco tempo su Twitter il trend topic più diffuso è diventato "#ThisIsACoup" ("Questo è un colpo di Stato" ndr). Il web, insomma, nelle ore cruciali per l'evolversi della crisi, si schiera con la Grecia.


LE VOCI DA ATENE - Sconforto e diffidenza tra gli ateniesi alla notizia del compromesso con i vertici europei, mentre nelle prime pagine dei giornali c'è solo spazio per l'ipotesi dell'accordo "lacrime e sangue". "Sono misure dolorose, sarà molto difficile per la Grecia. Non c'è luce in fondo al tunnel. Purtroppo, dobbiamo fare i conti con questo", dice rassegnato Thomas Vafakis, dentista in pensione.

"I giovani non saranno in grado di trattare con i pesanti fardelli e le aspettative dell'Unione europea" spiega l'economista Haralambos Rouliskos. "Non sono a favore di questo accordo. I creditori stanno cercando di ricattarci. Ma mi fido del nostro primo ministro e so che le decisioni che prenderà saranno nell'interesse di tutti noi. Non è importante se sarà la dracma o l'euro, purché sia fatto nel nostro interesse" sottolinea Katerina Katsaba, mentre Lefteris Paboulidis boccia in toto l'accordo: "Avrei preferito l'uscita dall'euro, avremmo avuto problemi all'inizio ma poi ce la saremmo cavata da soli". E' scettico anche Ilias: "Se restiamo in Europa magari il paese andrà di male in peggio, non posso vedere niente di positivo".

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