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Venerdì, 26 Aprile 2024
Politica

Crisi di governo: Berlusconi ha fretta, non aspetterà il 9 settembre

L'ex premier vede solo la crisi e le elezioni come possibile àncora di salvezza. Nessuna intenzione di attendere due settimane, quando la Giunta per le elezioni non comincerà ad esaminare la questione della decadenza da senatore

Dopo il vertice fiume di Arcore con il Pdl al gran completo, non è cambiata la posizione di Silvio Berlusconi. Che ora punta con ancor più veemenza alla rottura. Le dimissioni dei ministri berlusconiani sarebbero nell’aria. La grazia non è più un obiettivo, ma forse non lo è nemmeno mai stato.

Santanchè: "E' finita, finalmente: il governo Letta cadrà"

CRISI DI GOVERNO - L'ex premier vede solo la crisi e le elezioni come possibile àncora di salvezza. I quotidiani oggi in edicola sono tutti concordi nel ricostruire il pensiero di Silvio Berlusconi. A partire dal Corriere della Sera: "Ormai è chiaro, e lo è fin dal primo momento: nessuno ha alcuna intenzione di venirmi incontro. Nessuno. Non Napolitano, che non ha mosso un dito per me dopo avermi promesso che non sarei finito in questa situazione. Non Enrico Letta, non il Pd, che non fa altro che attaccarmi. Ma come si fa a governare con gente del genere? Quello che stiamo vivendo non è il mio dramma, ma è il dramma della democrazia. Ed è inutile aspettare, traccheggiare, non c'è spiraglio, non esiste. Nemmeno la grazia mi servirebbe, e io comunque non ho intenzione di chiedere proprio niente. Non credo più a nessuno di loro, inutile aspettare. E lo spiegherò agli italiani, parlerò in tivù, devono tutti sapere quale crimine si sta perpetrando nei miei confronti".

ALFANO: "INACCETTABILE DECADENZA DI BERLUSCONI DA SENATORE"

LETTA SPERA ANCORA - "Torno a casa ancora piu' determinato all'idea che buttare a mare tutto in questo momento sarebbe una follia". Cosi' il premier Enrico Letta parlando con i giornalisti durante il volo di ritorno dall'Afghanistan. "Voglio lavorare - continua il premier - perche' il buon senso prevalga e sono convinto che prevalga altrimenti si entra in un avvitamento figlio dell'irrazionalita' e non servirebbe al paese".  "Il buon senso vuol dire che non bisogna andare alla crisi di governo e alle elezioni ma lavorare alle giuste soluzioni in un quadro complesso", dice ancora Letta.

SULL'IMU SI DECIDE TUTTO - Sull'Imu il Pdl si aspetta ''che gli impegni vengano rispettati''. Lo dice Renato Schifani a SkyTg24 che, alla domanda se il cdm di mercoledi' possa essere l'ultimo banco di prova sulla tenuta del governo dice: ''Noi ci attendiamo da Letta il rispetto degli impegni assunti quando ha chiesto fiducia. Per noi l'Imu fa parte dei punti essenziali che hanno portato il Pdl a sostenere il governo Letta''. Mediazioni sono possibili? ''Vedremo'' aggiunge l'ex presidente del Senato. Mercoledì sarà una giornata decisiva per la sopravvivenza del governo.

''Noi abbiamo detto che gli italiani non avrebbero piu' pagato l'Imu e cosi deve essere. Non possiamo accettare compromessi al ribasso. Io sono confidente da questo punto di vista. Hanno talmente paura che questo governo cada che cederanno e noi saremo cosi riusciti a portare a casa, col nostro impegno,una cosa molto utile per gli italiani''. Lo dichiara Daniela Santanche' a TgCom24.

BERLUSCONI STA GIA' PREPARANDO LA CAMPAGNA ELETTORALE

COLOMBE - All'interno del Pdl sono in tanti a essere fermamente convinti che non sia ancora arrivato il momento di far cadere il governo guidato da Enrico Letta. E sono nomi di perso nel prtito: Schifani, Lupi, Cicchitto, Quagliariello. Le "colombe" del Pdl però sono sicure di aver raggiunto l'unico obiettivo di convincere Berlusconi ad aspettare fino al 9 settembre, quando la Giunta per le elezioni non comincerà ad esaminare la questione decadenza.  "Al vertice con Berlusconi si e' parlato di questioni politiche generali, non organizzative", precisa il senatore Maurizio Gasparri, vicepresidente del Senato.

FALCHI - Non è detto che si debba aspettare fino al 9 settembre per i primi scossoni. Dallla riunione di Arcore i "falchi" sono usciti rafforzati nella convinzione che la pancia di Berlusconi l'avra' presto vinta sulla testa e che lo strappo avverra' prima del 9 settembre, data della convocazione della Giunta. "Siamo al limite della rottura, c'e' forte unita ed anche i 'governativi' hanno preso atto che ora ogni occasione e' buona per far saltare il tavolo'', ha commentato un autorevole rappresentante dei falchi.

GELO TRA LETTA E ALFANO: LA CRISI E' DIETRO L'ANGOLO

COSA SUCCEDERA'? - Dall'unica dichiarazione ufficiale fatta trapelare dopo il vertice, da Alfano, emergono chiaramente tre concetti. Primo: la decadenza e' inaccettabile e significa crisi. Secondo: la cancellazione totale dell'Imu diventa determinante e potrebbe essere l'occasione per dare fuoco alle polveri. Terzo: non si chiude la porta al dialogo e si cerca ancora una volta di coinvolgere il Quirinale, palazzo Chigi e il Pd nella ricerca di una soluzione che plachi la rabbia dell'ex premier.

"NESSUNA NORMA POTRA' SALVARE IL CAVALIERE"

PD COMPATTO -  "E' impensabile per il Pd non votarla". Cosi' il presidente del Friuli Venezia Giulia, Debora Serracchiani, alla festa del Pd di Firenze, a chi gli chiedeva un commento sull'affermazione di Alfano, oggi dopo il vertice di Arcore, per il quale la decadenza di Berlusconi e' impensabile. "Mi pare che non cambi nulla", ha rimarcato Serracchiani sempre rispetto alla dichiarazione di Alfano.  ''Vedremo. Questa e' una vicenda per cui per il Pd non e' possibile arretrare di un millimetro''. Cosi' l'on. Gianni Cuperlo, deputato del Pd, ha commentato le parole di Alfano. Sulla vicenda di Berlusconi Cuperlo, intervenuto alla festa del Pd a Siena, ha aggiunto: ''Dobbiamo tenere la barra dritta e spiegheremo al Paese le ragioni della nostra posizione. Ridaremo fiducia a milioni di persone''.

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