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Lunedì, 29 Aprile 2024
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Stop stadio gratis ai politici: la "casta" non ci sta

La decisione del nuovo presidente del Coni di fermare l'usanza tutta italiana dei politici di accedere gratuitamente alle partite fa scoppiare la polemica. La Russa: "Tira aria grillinasil Coni".

Da Buffon, portiere della nazionale italiana, a La Russa, parlamentare ex Pdl oggi Fratelli d'Italia, un po' tutti hanno preso parola - e posizione - sulla decisione di Giovanni Malagò, nuovo presidente del Coni, di mettere un freno a quell'usanza, tutta italiana, che vede la possibilità per i nostri politici di accedere gratuitamente ad ogni manifestazione sportiva.

Partiamo dallo stesso Malagò. Il giorno dopo la decisione, il neo presidente ha spiegato che "c'era questa categoria che aveva una tessera nazionale che gli consentiva di andare, sempre compatibilmente con il numero di posti disponibili, negli stadi a vedere non solo le partite della Roma e della Lazio, ma le manifestazioni sportive. E siccome queste tessere erano in scadenza, abbiamo pensato fosse giusto che questo riconoscimento, questa concessione, si interrompesse. Mi sembra che sono tutti molto d'accordo, a cominciare anche dalla stessa categoria".

Quella 'categoria' sono i politici: "Devo dire che non ci saranno altre categorie privilegiate, questo è un discorso che vale in assoluto. Gli unici che avranno sempre diritto a questa tessera, e potranno andare a vedere gli eventi sportivi, saranno quegli sportivi con la S maiuscola, ovvero quelli che hanno vinto una medaglia alle Olimpiadi o sono stati campioni del mondo, il vero patrimonio dello sport italiano".

BUFFON. Chi vede con favore questa decisione è Gianluigi Buffon, portiere della nazionale e della Juventus: "Lo stop del Coni alle tessere omaggio ai politici? Ho letto, è un discorso che non ho approfondito ma credo sia un segnale. Come quelli - ha poi aggiunto Buffon - venuti dal Papa nuovo. Sono segnali molto belli, fa bene pensare che ogni tanto ci siano segnali di discontinuità, vuol dire che ogni tanto ci si ferma e si pensa".

LA RUSSA. A contestare questa decisione, per la 'casta', ecco Ignazio La Russa, tifosissimo dell'Inter e habituè dello stadio San Siro di Milano. L'ex ministro della Difesa, ex Pdl oggi Fratelli d'Italia, ha spiegato - come riporta Libero - che questa decisione "non servirà ad aggiustare i bilanci dello Stato". E' solo "un'iniziativa che segue i tempi. A Milano la tessera consente solo l'accesso, ma non dà diritto ad un posto in tribuna, per questo io non ne ho mai usufruito. Detto questo - ha aggiunto - mi sembra che il Coni abbia voluto prendersi una medaglietta".

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