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Martedì, 30 Aprile 2024
Politica

Alfano risponde a Bersani: "Se continua lo stallo elezioni a giugno"

Il segretario del Pdl risponde al Pd: "Se Bersani vuole occupare tutte le istituzioni, non c'è alcuno spazio per il dialogo"

Bersani ripropone gli otto punti e il doppio registro. Il Pdl vuole il Quirinale. Crimi, del Movimento 5 Stelle, si pente e rimpiange Bersani. Fino a che non irrompe Grillo e lo smentisce.  Nel giro di un paio d’ore l’Italia, rimasta incollata nell’inghippo elettorale, si riscopre a str dietro al solito ritornello di sempre: la logica dei veti incrociati. Con i saggi nominati da Napolitano che sembrano già lontani anni luce dal dibattito vero.

Più che un discorso fluido, una polemica che va avanti da giorni. Se Bersani, infatti, si fa portabandiera delle prerogative del Pd, “l’unico” che per dimensione alla Camera e al Senato, in grado di fare proposte al parlamento, gli risponde a stretto giro il segretario del Popolo della libertà, Angelino Alfano, e sposta il tiro su un altro obiettivo, il Quirinale. Si perché tutto fa parte della stessa partita. Il Pd che chiede al Pdl di scansarsi sulla fiducia su un eventuale governo di minoranza, con o senza Bersani alla guida; il Pdl che punta i piedi sul nuovo inquilino del Colle.

ALFANO - La strategia di Berlusconi è chiara: un governo, probabilmente a scadenza certa, messo in piedi su fondamenta fragili, non ha futuro. Dall’altra parte, invece, è assodato il settennato del prossimo Presidente della Repubblica. Quindi la corsa alla carica, messa nero su bianco, certificata, dalle parole proprio di Alfano: “Se Bersani vuole occupare tutte le istituzioni, non c'è alcuno spazio per il dialogo”.

BERSANI: "NO AL GOVERNISSIMO"

VOTO A GIUGNO - “Devo dire – continua Alfano – con grande rammarico, ho ascoltato oggi le stesse parole ostinate, chiuse, fuori dalla realtà dei numeri del Parlamento, che l’onorevole Bersani ripete da 36 giorni, cioè dalla chiusura delle urne, tempo che la sinistra ha usato solo per occupare le Presidenze delle Camere (come ora spera di fare anche per la Presidenza della Repubblica), per impedire ogni dialogo nella direzione della governabilità, e per proporre inutili commissioni per riforme che il Pd ha sempre osteggiato. Per parte mia, ancora una volta, ribadisco una disponibilità a collaborare nell’interesse dell’Italia. Ma se Bersani vuole occupare tutte le istituzioni, non c’è alcuno spazio per il dialogo. E ovviamente, se questo stallo prosegue perché il Pd pensa più alla fazione che alla Nazione, c’è solo la strada delle urne già a giugno prossimo”.

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