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Lunedì, 29 Aprile 2024
La visita ufficiale

Meloni ad Algeri per il dossier energia (e forse anche immigrazione)

Al suo fianco ci saranno Claudio Descalzi, amministratore delegato di Eni, e Carlo Bonomi, presidente di Confindustria

Prima visita ufficiale in Algeria del presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, per rinsaldare i già buoni rapporti tra i due Paesi ma soprattutto per discutere della questione gas, anche perché il gas in arrivo dall'Algeria è aumentato ma non ai livelli promessi. Nelle prime settimane del 2023 i volumi sono persino diminuiti. Cosa farà la Meloni ad Algeri? Stringerà altri accordi bilaterali sul gas, parlerà di idrogeno, turismo e forse anche di immigrazione.

Dall'Algeria non arriva il gas promesso, ed è un problema per Meloni

Si punta ad ampliare l’intesa sul gas

Dopo gli accordi siglati lo scorso anno con il premier Draghi, il paese nordafricano è diventato il primo fornitore di gas naturale dell'Italia, un partner fondamentale per ridurre la forte dipendenza del nostro Paese dal gas russo. L’Algeria ha assicurato all'Italia una fornitura di 9 miliardi di metri cubi aggiuntivi di gas fino al 2024, di cui 3 miliardi già per questo inverno. Ad aprile del 2022 fu firmato anche un importante contratto tra Sonatrach ed Eni. Ecco perché oggi ad Algeri è presente anche il numero uno del colosso energetico italiano, Claudio Descalzi. A causa della guerra in Ucraina, infatti, i numeri sulle importazioni di gas dall’Algeria sono destinati ad aumentare. Prima, però, si devono eliminare gli ostacoli che bloccano l'arrivo del gas già promesso all'Italia.

Il Piano Mattei per l’Africa

L’idea della Meloni è quella di rilanciare il Piano Mattei per l'Africa, per far sì che l’Italia diventi il ponte tra l’Africa e l’Europa dal punto di vista energetico (gas ed idrogeno verde) e non solo. Tra la premier italiana e quello algerino non si parlerà solo di gas, si parlerà anche di altri settori economici molto importanti come il turismo, l’agricoltura, la cantieristica, le grandi opere e la difesa. Per affrontare questi temi arriva in aiuto il presidente di Confindustria, Carlo Bonomi, che firmerà un’intesa con la Confindustria algerina per facilitare l’interscambio tra le imprese dei due Paesi.

L’Italia ha intenzione di adottare un atteggiamento "non predatorio ma collaborativo" con l’Algeria, per rispettare pienamente i reciproci interessi, come dichiarato in passato dalla stessa Meloni. Solo così si potrà affrontare un altro tema delicato e tanto caro alla nostra premier, le migrazioni.

Meloni blinda Nordio

Mentre è in volo verso l'Algeria la Meloni fa uscire un comunicato nel quale ribadisce la sua "piena fiducia" nei confronti del ministro della Giustizia, Carlo Nordio. Ieri lo stesso ministro Nordio si era trovato costretto a smentire le voci di dimissioni. "Dopo le notizie infondate circa le presunte divisioni tra il Presidente del Consiglio e il ministro Giorgetti, tra il Presidente del Consiglio e il ministro Piantedosi, oggi è la volta del ministro Nordio . si legge in una nota di Palazzo Chigi -. Spiace deludere, ma il clima nel Cdm è ottimo e tutti i ministri lavorano in piena sinergia con palazzo Chigi. Il presidente Meloni ribadisce la sua piena fiducia nel Guardasigilli, che ha fortemente voluto a Via Arenula e con il quale mantiene contatti quotidiani". La settimana prossima ci sarà un faccia a faccia con Nordio "per definire il cronoprogramma delle iniziative necessarie a migliorare lo stato della giustizia italiana".

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