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Martedì, 30 Aprile 2024
Movimento 5 Stelle

Flop M5S, la rete e le piazze non bastano: "Servono tv e giornali"

Paolo Becchi, docente genovese da sempre vicino a Grillo, analizza il crollo di consensi del Movimento rispetto alle Politiche e alle Regionali di febbraio: "Comunicazione errata, bisogna concedersi, prendere visibilità"

Un errore. Anzi tre. "Comunicazione errata, il limitarsi alla rete e le piazze che non bastano più". Questa in sintesi, l'analisi del professor Paolo Becchi sui risultati del Movimento 5 Stelle alle elezioni amministrative in una intervista rilasciata a La Stampa. Becchi spiega come "bisogna iniziare a diffondere i risultati della politica dei 5 Stelle e per farlo servono tv e giornali. Bisogna concedersi, a costo di commettere qualche sciocchezza. E' una questione di visibilità e di spiegazione del nostro lavoro".

Per Becchi è vero che, come ha detto Grillo, "abbiamo commesso errori. Ma noi continuiamo a essere l'unica novità radicale sulla piazza. Dobbiamo ragionare su tempi più lunghi. Già in autunno capiremo alcune cose".

Secondo il docente "va ampliata la platea degli elettori, è evidente - spiega - che non si possono mandare in Parlamento persone che hanno preso 40 preferenze. La verità è che il nostro successo ha preso alla sprovvista noi stessi per primi". Per Becchi, in Parlamento, il Movimento si è fatto "accerchiare. E' che in quel posto è pieno di vecchie volpi e i nostri sono tutti di primo pelo, alcuni molto bravi ma mediamente parecchio inesperti. Non ci fanno lavorare, per esempio, bloccando le commissioni di garanzia. Non le faranno mai".

Dunque, sottolinea il professore, "dobbiamo usare questi mesi per impratichirci e raccontarci. Dobbiamo metterci in testa che questo è un Paese sotto ricatto. Con un presidente del Consiglio che fa parte del Bilderberg e tutte quelle organizzazioni segrete, altro che Br...".

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