Sfrattati perché i loro cani sporcano: madre e figlio vivono in una sala d'aspetto

Madre e figlio si ritrovano senza un tetto sopra la testa per colpa dei loro amati animali domestici. Li hanno sfrattati perché i loro cani sporcano. "Cacciati" dal loro appartamento a Marano Veneziano, ora sono costretti a passare le notti tra le macchinette degli snack in un ospedale, in attesa di un nuovo duro giorno da vivere.

Graziella Di Chiara, 51 anni, e il figlio Omar Furlan, 30 anni, spiegano il motivo dello sfratto al Gazzettino: "La casa ce l'hanno tolta per mancato rispetto delle regole sulla cura del giardino. Quando uscivamo, i cani li lasciavamo in libertà e questi lo sporcavano". Vivevano in un alloggio Ater a Marano Veneziano, frazione di Mira. Hanno perso la loro casa per inosservanza del regolamento condominiale dell'Azienda territoriale per l'edilizia residenziale della provincia di Venezia.

Lo sfratto risale alla scorsa estate, per qualche tempo sono stati ospitati dall'ex marito della signora Graziella, poi anche quest'ultimo è stato sfrattato.

Ora ogni notte, ogni singola notte, la passano al pronto soccorso, vicino alle macchinette automatiche: "Grazie alla disponibilità del personale del Suem (Servizio di urgenza ed emergenza medica) e degli addetti alla sicurezza possiamo restare tra le 20 e le 7,30", racconta la donna.

Vivono con i contributi sociali dell'assessorato, e la signora si sta per sottoporre anche a un delicato intervento chirurgico. Al Gazzettino Graziella dice: "Ci hanno detto che dovremo aspettare e come sistemazione saltuaria hanno proposto il dormitorio. Ma noi non vogliamo passare la notte divisi: siamo una famiglia".