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Lunedì, 29 Aprile 2024

"Alla faccia dei tagli": nel 2015 la Camera ci costerà un miliardo di euro

I tagli decisi dalla presidente Laura Boldrini iniziano in piccola parte a farsi sentire, ma non bastano

Alla faccia dei tagli: i parlamentari continuano a costare agli italiani una cifra mostruosa. Le previsioni di spesa per il 2015 è impressionante, colpa soprattutto delle uscite per i deputati e i dipendenti a cominciare dalle loro pensioni.

Qualche numero: nel 2015 Montecitorio costerà 985 milioni 129 mila 319 euro: poco meno di 1 miliardo di euro. I tagli decisi dalla presidente Laura Boldrini iniziano in piccola parte a farsi sentire, ma non bastano.

Il Fatto Quotidiano analizza nel dettaglio quello che è un problema che tocca tutti noi, perché la dotazione di 943 milioni 160 mila euro (rimasta invariata rispetto al 2014) sono soldi pubblici, caricati sul bilancio dello Stato e stanziati dal ministero dell’Economia e delle finanze. Solo per i restanti 42 milioni la Camera dovrà provvedere con entrate proprie. C'è una riduzione di 52 milioni (-5,02%) della spesa rispetto all'anno scorso, ma i deputati continuano a costare molto.

Per pagare le varie indennità spettanti ai parlamentari (81 milioni 315 mila euro) e rimborsare loro le spese di viaggio, soggiorno e per l’esercizio del mandato (63 milioni 640 mila euro) se ne andranno 144 milioni 955 mila euro. Poi c’è il trattamento previdenziale degli ex onorevoli: tra vitalizi e pensioni, diretti e di reversibilità, e ammennicoli vari dalla cassaforte di Montecitorio dovranno saltar fuori altri 138 milioni 720 mila euro.

E i numeri restano "pesanti" anche quando si va ad analizzare quanto ci costano i dipendenti della Camera

Sommando alle retribuzioni (194 milioni 940 mila euro, per la prima volta dal 2004 sotto i 200 milioni), comprensive di stipendi e indennità varie, anche i contributi previdenziali (36 milioni 845 mila euro) e gli oneri accessori (altri 260 mila), il totale che nel 2015 la Camera dovrà sborsare raggiunge i 232 milioni 045 mila euro. Poi, ovviamente, ci sono i costi del personale in quiescenza: un altro salasso da 256 milioni 900 mila euro, tra pensioni dirette, di reversibilità, di grazia e oneri accessori.

Le bollette di luce, acqua e gas costeranno 4,7 milioni (3,7 solo per l’elettricità) le spese telefoniche: 855 mila euro per le linee fisse e 450 mila per quelle mobili.

Fonte: Il Fatto Quotidiano →
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