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Domenica, 28 Aprile 2024
Controcorrente

Covid, la verità dello scienziato: "Infezioni lievi da fine epidemia"

Massimo Clementi, direttore dei laboratori di Microbiologia e virologia dell'ospedale San Raffaele di Milano, è ottimista: "Vedo la conclusione di questa epidemia". Ma non significa "liberi tutti"

"L'emergenza di Omicron è stata una bella fortuna, è un virus che ci ha aiutato", suonano controcorrente le parole di Massimo Clementi, direttore dei laboratori di Microbiologia e virologia dell'ospedale San Raffaele di Milano. Intervistato da Il Giornale si mostra ottimista: "Vedo la conclusione di questa epidemia". E spiega i motivi di una visione "rosea" nonostante i contagi siano in aumento (ieri quasi centomila nuovi positivi in Italia). 

Per Clementi "La maggior diffusione la dobbiamo soprattutto ad Omicron 2 che sembra realmente molto diffusiva e anche nel nostro Paese sta soppiantando quella originaria. In pratica oggi provoca il 50% delle infezioni e questo prelude che subentrerà tra qualche settimana a Omicron 1. Questa in circolazione è una variante della linea evolutiva di Omicron e causa le stesse infezioni delle vie aeree alte: tracheiti, riniti, faringiti che colpiscono cioè il naso e la gola. Questo giustifica il fatto che sia più trasmissibile ma anche che ci siano pochi sintomatici e pochi ricoveri. In pratica chi ha il raffreddore potrebbe avere il Covid senza saperlo".

Quale futuro?

"Se l'evoluzione del virus rimane nella linea di Omicron, stiamo andando verso un Covid endemico fastidioso stagionalmente ma che non ci procurerà delle patologie gravi se non nei soggetti fragili. E io sono pienamente d'accordo con l'appello lanciato dal collega Andrea Crisanti: dobbiamo concentrare gli sforzi di protezione per i soggetti fragili che rischiano anche con Omicron", spiega Clementi che esclude un virus "più cattivo": "A mia memoria non è mai avvenuta una regressione dello stesso virus. In teoria non è impossibile che avvenga, ma in pratica è molto difficile".

Per l'esperto Omicron2 "sarà transitoria e durerà fino alla fine del mese. Queste varianti che hanno una grande diffusività tendono a decrescere rapidamente. Inoltre andiamo verso la stagione calda e quindi una generale riduzione dell'infezione". Quanto ai vaccini, l'idea di Clementi è quella di una dose annuale: "Un ciclo vaccinale con due dosi non è compiuto, la terza dose va fatta. Chi ha tre dosi non si è ammalato con Omicron anche se si è infettato. Propendo per una vaccinazione annuale orientata a difendere i soggetti con criticità e anziani. Salvo imprevisti". E sul green pass taglia corto: "Basta. Lo strumento ha avuto la capacità di invogliare gli italiani a vaccinarsi per non essere esclusi dalle relazioni. Ma socialmente ora pone tanti ostacoli inutili". 

Omicron 2: sintomi e durata

Omicron 2 si è rivelata più contagiosa di Omicron, ma con sintomi lievi in generale. La variante non sembra infatti provocare effetti più gravi rispetto alla "versione base". Naso che cola, mal di testa, stanchezza con dolori muscolari, starnuti e mal di gola i sintomi più segnalati. Segnalati anche casi di nausea e diarrea. R

ispetto alla versione 'tradizionale' del Covid, associato in particolare alla variante Delta, appaiono meno frequenti le segnalazioni alla perdita di olfatto e gusto, sintomi "spia" della malattia nelle precedenti ondate. I sintomi più lievi rischiano di essere confusi con sindromi da raffreddamento, quindi, molto comuni nei mesi invernali e decisamente diffusi tra i bambini. La durata media della malattia è di 5-7 giorni con una incubazione di 3 giorni in media.

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