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Martedì, 30 Aprile 2024
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“Se sai dove andare, con la giusta attitudine prima o poi ci arrivi”

Una breve chiacchierata con Francesca Cascella, direttrice di un ristorante McDonald’s e vincitrice del Ray Kroc Award

Negli stessi giorni in cui McDonald's ha annunciato la ricerca di 5000 nuovi dipendenti in tutta Italia, abbiamo avuto l'occasione di fare due chiacchiere con Francesca Cascella, vincitrice del Ray Kroc Award 2022. Dedicato al fondatore di McDonald’s, si tratta di un premio internazionale che ogni anno viene assegnato ai migliori direttori degli oltre 38.000 ristoranti nel mondo che hanno raggiunto risultati eccellenti e che, allo stesso tempo, rappresentano a pieno i valori della cultura dell'azienda.


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Cosa ha significato per te vincere questo premio? 

Devo confessare che per me questo riconoscimento è stata una grande sorpresa ma soprattutto un immenso piacere: è il riconoscimento della dedizione e della passione che metto ogni giorno nel mio lavoro. Un attestato al merito, un’emozione che mi ha lasciato senza parole. 

Cosa significa nel concreto essere direttori di un ristorante McDonald’s? 

É un ruolo complesso, che, nella mia esperienza personale, comprende due macroaree; la prima è quella della gestione operativa: fare in modo di rispettare in ogni momento gli elevatissimi standard qualitativi di McDonald’s in tutto ciò che riguarda l’attività del ristorante, dalla soddisfazione dei clienti alla sicurezza sul posto di lavoro. La seconda è la gestione del personale: nel team McDonald’s un impiegato non è mai visto come un numero. La formazione dello staff presso l’azienda non si limita a fornire competenze ma punta anche a motivare i dipendenti, a coinvolgerli nella vita del ristorante, per farli diventare a tutti gli effetti membri di una grande famiglia. Un ambiente lavorativo fatto di piccole sfide quotidiane, dove un percorso di crescita professionale è un’opportunità concreta e diventa uno stimolo a dare il proprio meglio ogni giorno. Nel mio ruolo di responsabile del personale quindi pongo particolare attenzione non solo a trasmettere il know how, ovvero quell’insieme di procedure tecniche necessarie per svolgere la propria mansione, ma soprattutto allo sviluppo di un’attitudine.   

Fai parte di questa grande famiglia dal 2006, quando eri ancora una studentessa di architettura. Qual è stata la tua prima impressione? 

Il primo giorno è stato un po’ traumatico (dice sorridendo): per me, alla prima esperienza nel settore, era tutto nuovo e avevo la sensazione di essere il nuovo elemento di un’orchestra già rodata: un insieme che funziona in perfetta armonia, dove c’è un ritmo preciso, e tu devi entrarci, di punto in bianco, e starci dietro. Ho trovato però fin da subito un ambiente fantastico che non ti lascia mai sola, ti prende per mano, e ti guida nel tuo percorso; la mia crescita nell’azienda, ritornando alla metafora di prima, si è svolta come la formazione di un musicista all’interno di questa orchestra. Entrando in McDonald’s hai da subito accesso ad un sacco di opportunità di crescita. In brevissimo tempo da un modo per mantenermi agli studi questo lavoro è diventato la mia passione e continua ad esserlo tutt’oggi. 

Dopo aver conseguito la laurea hai deciso di proseguire nella tua carriera in McDonald’s e oggi sei direttrice dello store Roma Mirti. Cosa ti ha spinto a continuare in questa direzione e come si è svolto il tuo percorso di crescita all’interno dell’azienda? 

Si è svolto tutto molto velocemente: chi mi ha formato all’interno della famiglia McDonald’s mi ha trasmesso anche un grandissimo entusiasmo e, letteralmente dopo una settimana di lavoro, mi sono presentata dal mio direttore per comunicargli la mia aspirazione a diventare un giorno manager. È iniziato così un percorso che mi ha portato a spostarmi in un ristorante del centro di Roma per diventare prima hostess e poi Capo hostess. Questo mi ha dato l’opportunità di conoscere tutto ciò che riguarda l’accoglienza del cliente presso McDonald’s. 
Pochi mesi dopo mi è stata data l’occasione di partecipare alla fase di apertura di due ristoranti del gruppo in Sicilia: un’operazione complessa, carica di responsabilità, e che mi ha portato per un periodo lontano da Roma. Grazie a questa esperienza ho imparato moltissimo per quanto concerne il marketing dell’azienda, e questo è stato un ulteriore stimolo a proseguire nel percorso che mi avrebbe portato a rivestire un ruolo manageriale. Percorso che ho coronato nel 2018, quando sono diventata direttrice dello store Roma Mirti. 

Il tuo motto è “It’s the will not the skill (è la volontà, non la competenza”: cosa significa per te questa frase? 

É lo slogan che riassume la mia attitudine ed è strettamente legato al ricordo di quel primo giorno di lavoro in cui, sì, mi sono sentita spaesata, ma contemporaneamente ho sentito nascere la passione per questo settore e la determinazione a crescere nel campo, pur non avendo ancora alcuna esperienza. Ho capito che, nella famiglia McDonald’s le competenze che possono mancare all’inizio, con il giusto atteggiamento si acquisiscono, che con la passione, se ti mancano gli strumenti te li crei, insomma, se sai dove arrivare, con la giusta attitudine prima o poi ci arrivi. Questo perché l’azienda sa riconoscere e premiare la passione e la dedizione per il lavoro. 

Siamo giunti alla fine di questa intervista: vuoi aggiungere qualcosa? 

Si, vorrei ringraziare McDonald’s per avermi fornito tantissime opportunità di crescita nel mio percorso professionale, che mi hanno portato oggi ad avere l’onore di ricevere questo premio.  

Per approfittare subito delle offerte di lavoro presso McDonald’s, che è alla ricerca di 5000 persone per i suoi ristoranti, puoi candidarti qui semplicemente compilando un form. Inviate ora il vostro CV, il team McDonald’s vi aspetta!

 

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