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Martedì, 30 Aprile 2024
Le somme

Il bilancio di Malagò che rilancia lo ius sportivo: "A 18 anni si può scegliere, ma così perdiamo gli atleti"

Il numero uno del Coni tira le somme di una olimpiade storica per l’Italia

Quando volgono al termine le olimpiadi di Tokyo 2020, Giovanni Malagò tira le somme di una olimpiade storia per l’Italia, che ha dato emozioni fino all'ultimo con il bronzo delle farfalle. ”Io ero convinto che saremmo arrivati a 39 medaglie: le mie previsioni sono state migliorate con un record storico. E' un'Italia multietnica e un'Italia super integrata", ha detto il presidente del Coni, che rilancia lo ius sportivo: ”È vero che a 18 anni puoi fare quello che vuoi, ma se aspetti il momento per fare la pratica hai perso una persona. A volte ci sono tre anni di gestazione e nel frattempo, se l'atleta non ha potuto vestire la maglia azzurra, o smette, o va nel suo paese di origine, oppure peggio arriva qualcun altro che studia la pratica e in un minuto gli dà cittadinanza e soldi".

"Abbiamo vinto almeno una medaglia in tutti i giorni di gara. Un record che chiunque arriverà, al massimo può eguagliare” ha continuato Malagò, che poi parla di numeri e di analisi di quelle medaglie. "Su 205 paesi presenti sono andati a medaglia 93, il 47%, a Rio 87. Nel nostro Paese sono andate a medaglie 16 regioni, contro le 15 della passata edizione, con in testa Lombardia e Veneto che stanno entrando in clima olimpico, per i Giochi invernali del 2026 di Milano-Cortina".

"A Rio eravamo il quarto paese Ue per numero di medaglie oggi siamo il primo” continua Malagò, anche se, in realtà, la Francia ci ha superato nelle ultime battute. Tuttavia resta incredibile la spedizione azzurra a questi giochi. C’è anche tema di credibilità dello sport italiano per il numero uno del Coni che “è ai massimi livelli”, tanto che per lui “si sono creati i presupposti ideali per ospitare grandi eventi in Italia".

"Svolgere le Olimpiadi è stata una scommessa clamorosamente vinta dal Cio, dal Comitato organizzatore e dal governo giapponese. Ho sempre detto che le Olimpiadi avrebbero salvato le Olimpiadi. La responsabilità era grande, ma indubbiamente questa squadra che gestisce il Comitato olimpico è molto competente, una cosa molto rara nel nostro mondo. Lo abbiamo fatto per il Coni, che deve essere più centrale nella vita istituzionale del Paese".

Poi uno sguardo al prossimo appuntamento: "Parigi 2024 è tra meno di tre anni: bisogna prepararsi, giocare d'anticipo. Non è impossibile ripetere questo risultato, però dobbiamo occuparci di sport, solo di sport. Non possiamo più disperdere energie come abbiamo fatto in quest'ultimo anno e mezzo".

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