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Martedì, 30 Aprile 2024
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Belve, Marcella Bella: "Laura Pausini mia erede artistica, gliel'ho anche detto, è rimasta un po' così..."

Ospite di Francesca Fagnani, la cantante racconta le rivalità e le svolte della vita e della carriera

Le canzoni sexy piene di allusioni e doppi sensi, gli scontri con le colleghe, la gelosia verso il marito, la Pausini “erede musicale”, la gelosia verso il marito, il dolore per il fratello Gianni e tanto altro. Marcella Bella è stata la prima ospite della puntata di Belve di martedì 16 aprile 2024 e si è raccontata senza filtri a Francesca Fagnani. La cantante racconta che da giovane si sentiva un coniglio, poi diventò una gatta e oggi si sente una tigre. Dice di non saper porgere l’altra guancia e infatti, nel corso dell’intervista, svela una serie di screzi anche con le colleghe, a iniziare con Orietta Berti, da lei definita “la nonna di Arisa”, per poi continuare con un episodio che la vede lanciare una frecciata alla Rettore, dietro le quinte di Sanremo, quando Vincenzo Mollica disse: “Ho davanti due dive”, riferendosi alle due cantanti. La Rettore rispose, “Io di diva ne vedo una”, e la Bella rispose alla collega, lasciandola di sasso: “Infatti, sono io!” E ancora, la telefonata ad Anna Tatangelo, quando portò a Sanremo una canzone, Bastardo, con il titolo simile a un brano che lei aveva presentato due anni prima. La Tatangelo disse che non si era accorta, sottolinea la Fagnani, ma la sua ospite è sicura: “Se ne era accorta, eccome!”

Marcella Bella è convinta che avrebbe fatto la stessa carriera internazionale di Laura Pausini se non avesse avuto paura dei tradimenti del marito lasciato a casa durante le tournée, ma pensa che la cantante emiliana sia un po’ la sua “erede artistica”: “Una volta gliel’ho anche detto  - svela -  ma è rimasta un po’ così”. E’ orgogliosa di essere un’icona gay "anche se non mi piace dire questa frase, perché nei miei fan ci sono tanti omosessuali, ma non mi piace etichettarli. Magari mi arrivasse l’attestato di icona gay, sarei felice”. Ma alla richiesta della conduttrice di sciogliere l’acronimo LGBTQ+, cade clamorosamente, dicendo: “L, lesbiche; G, gay; B, buoni, non mi ricordo; T, tutte le categorie che si riconoscono diverse, Travestiti, non so, anche quelli? Questa domanda è troppo difficile però mi faccio istruire bene bene bene”.

Si parla poi della svolta sexy della sua carriera, che arrivò con la canzone Nell’aria: “E’ venuto per caso questo cambiamento” svela Marcella Bella, che poi aggiunge: “Gianni aveva scritto questa musica meravigliosa, poi arrivò questo testo e ho chiesto a Mogol: sono io che capisco male?”. Si, perché il testo di quella canzone è piena di allusione, ed ecco l’esegesi fatta direttamente dalla cantante su invito della conduttrice: “La canzone parla di una donna molto passionale che in quel momento ha voglia di un uomo che però non c’è. Io parlavo della gatta quando l’ho cantata, ma non ho dato alcun peso a quel doppio senso. Mi devo frenare, non vorrei scivolare proprio adesso...”.

Si sente femminile e sensuale, ma pensa di essere anche autoironica e racconta che lei le "belvate" le ha fatte soprattutto nei confronti delle donne che si avvicinavano al marito, con una in particolare: “Una volta ho mandato a quel paese di brutto Lory del Santo, che gli ha parlato una volta a teatro all’orecchio, poi se ne è andata e più tardi è ritornata per parlargli di nuovo all’orecchio. Lui continuava a dire che non la conosceva, quindi l’ho chiesto a lei, che disse di non conoscerlo e io le dissi: “Voltati e non girarti mai più da questa parte!”. Infine, non si può non parlare del fratello Gianni Bella, colpito da un ictus nel 2010. Dice la cantante “Mi manca un braccio, una mano, un grande artista come lui che non può cantare né scrivere canzoni, è un dolore che avrò sempre. Io non so neanche se avrei cantato senza Gianni, gli devo tutto. Vorrei essere ricordata per le canzoni scritte da mio fratello Gianni”.

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