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Lunedì, 29 Aprile 2024
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Discoteche chiuse, Linus: "Quale imbecille di politico pensava di non avere assembramenti?"

Il duro commento del conduttore radiofonico e dj dopo la decisione del governo sulla chiusura dei locali notturni

Discoteche chiuse in tutta Italia. La decisione del governo è arrivata il 16 agosto, dopo l'aumento dei contagi degli ultimi giorni, ma quella dei locali notturni è una delle questioni più spinose di questa emergenza. La riapertura delle discoteche, infatti, non è mai stata autorizzata dal governo rispetto ai dpcm ma era sempre stato detto di valutare l'apertura in base alle condizioni epidemiologiche delle varie Regioni. Concessione che, in piena estate, si è trasformata in una sorta di "tana libera tutti".

A commentare la vicenda Linus, che sui social entra a gamba tesa: "E così, da oggi, quando peraltro non conta quasi più niente, le discoteche torneranno a restare chiuse. Ho dovuto mordermi la lingua in queste settimane per evitare di infilarmi in polemiche di cui proprio faccio volentieri a meno, ma adesso che è stata presa la decisione posso chiedermi... Ma quale imbecille di politico, governatore, sindaco o questore poteva pensare che si potessero aprire e non avere assembramenti?!?".

Linus: "A Ibiza hanno avuto il coraggio di tenerle chiuse"

Il conduttore radiofonico e dj non fa sconti: "I gestori delle discoteche non sono esattamente una categoria al di sopra di ogni sospetto, ma come puoi pensare che la gente in un locale non faccia quello per cui c'è andata, cioè stare insieme? Perché le avete fatte aprire, eravate ubriachi o interessati? A Ibiza, capitale delle discoteche europee, hanno avuto il coraggio di tenerle chiuse, qui ogni zona poteva decidere in funzione dei casi della regione. Perché nei locali al mare (gli unici aperti) si sa che ci vanno solo i ragazzi del posto, non i turisti. 'I ragazzi hanno diritto di vivere', dicono i paraculi. I ragazzi hanno migliaia di altri modi per divertirsi. Correndo qualche rischio, certo, perché è assurdo pensare di chiudersi in un bunker. Ma è stupido favorire i problemi. 'Il settore è in crisi'. Certo, e ovviamente mi dispiace, ci ho passato buona parte della mia vita, ma a parte Amazon conoscete qualche attività che non abbia avuto problemi da questa situazione?".

Parole dure e ben consapevoli, difficili da obiettare. Forse, come tuona Linus, bisognava pensarci prima...

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