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Lunedì, 29 Aprile 2024
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Luxuria mette la bandiera arcobaleno sulla bara della Carrà, ma è polemica

L'omaggio dell'attivista a nome di tutta la comunità Lgbt. Sui social le accuse di strumentalizzazione

Si è aperta ieri a Roma la camera ardente di Raffaella Carrà. Migliaia le persone che stanno rendendo omaggio alla soubrette scomparsa lunedì, che riposa in una bara di legno grezzo, circondata da corone di fiori colorati, alcune delle sue foto più belle, mentre in sottofondo nella Sala della Protomoteca, in Campidoglio, risuonano le sue canzoni. 

A salutare Raffaella anche Vladimir Luxuria, che ha lasciato sul feretro una bandiera arcobaleno in nome di tutta la comunità Lgbt che tanto l'ha amata. Un gesto apprezzato da tanti, ma non da tutti. Sui social, infatti, non mancano le critiche ed è subito polemica. "Fuori luogo", "squallido", sono alcuni dei commenti che si leggono su vari profili, e ancora: "C'è sempre qualcuno che deve approfittare per farsi notare anche in queste circostanze. Non ho parole! Raffaella non si è mai schierata in nessun campo, amava la vita e ha sempre rispettato tutti". Accuse di strumentalizzazioni arrivano anche dalla conduttrice Rai Sabrina Gandolfi, che sotto al post di Luca Tommassini commenta: "Cavalcare l'onda di un lutto è orribile". 

Vladimir Luxuria: "Rafaella è stata vicino a noi e alle famiglie arcobaleno"

Critiche sterili, soprattutto alla luce delle dichiarazioni che Vladimir Luxuria ha rilasciato ai giornalisti proprio dopo aver omaggiato Raffaella Carrà alla camera ardente. L'attivista ha parlato della Carrà, ma senza metterle in bocca pensieri mai espressi della soubrette. Semplicemente ha lasciato parlare i fatti: "Spesso lei con le parole si è detta vicino a noi, spesso è stata vicino a noi, vicino alle famiglie arcobaleno, ha sempre lottato contro le discriminazioni avendo avuto tanti amici gay quando era giovane. Lei è stata la colonna sonora di tutti i nostri pride - ha ricordato Luxuria - Lei ha sempre detto 'io sono cresciuta con due donne', la mamma e la nonna, 'non capisco perché una persona non possa essere cresciuta da persone dello stesso sesso'. Però in questo momento, sinceramente, tirarla per la giacchetta dotata di spalline per farle dire qualcosa che lei forse non ha avuto modo e tempo di dire, perché magari stava già male quando c'era la discussione Zan calda, non mi sento di farlo - ha precisato - Sento però di dire che Raffaella Carrà è sempre stata contro le discriminazioni, contro la violenza e per il rispetto". 

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