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Sabato, 27 Aprile 2024
Sanremo

La vita privata di Marco Mengoni: la malattia, il successo, la famiglia e l'amore

Dal palco di X Factor, al teatro Ariston agli stadi di tutta Europa, tutto quello che c'è da sapere sul cantante e co-conduttore di Sanremo 2024

Esattamente dodici mesi dopo ecco che Marco Mengoni si trasforma da vincitore della 73esima edizione del Festival di Sanremo a co-conduttore al fianco di Amadeus nella 74esima. Un’evoluzione che il cantante mai si sarebbe immaginato e di cui è certo sua nonna sarebbe fierissima. I due guardavano sempre i festival insieme: “Nonna era molto appassionata. In qualunque metaverso sia, dicevamo con due mie cugine con cui ho la fortuna di lavorare, lo vedrà lo stesso”, ha raccontato a Repubblica.

Di Marco Mengoni si sa poco, pochissimo. Riservato e geloso della sua privacy in 14 anni di carriera non è mai stato al centro del gossip. Proviamo però a scoprire qualche altro dettaglio sul co-conduttore della prima serata di Sanremo 2024.

La vita privata di Marco Mengoni

Marco è nato il giorno di Natale del 1988 a Ronciglione, Viterbo. Non ha mai parlato di fratelli o sorelle pertanto si suppone sia figlio unico. Si avvicina alla musica sin da bambino ma solo in età adolescenziale inizia a prendersi cura del suo grande dono: la voce. Mentre studia design infatti, si iscrive a una scuola di canto. Dopo il diploma, a 19 anni si trasferisce a Roma dove sceglie di frequentare la facoltà di Lingue e per mantenersi gli studi fa vari lavori tra cui il fonico in alcune sale di registrazione. Oggi vive a Milano.

Marco Mengoni, la casa in cui sta preparando il debutto alla conduzione di Sanremo 

La famiglia di Marco Mengoni

Marco Mengoni è molto legato alla sua famiglia e non è un caso, infatti, che lavori insieme a sue due cugine. Figlio di Maurizio e Nadia Ferrari, Marco non ha mai parlato di fratelli o sorelle pertanto si suppone sia figlio unico.  Più volte ha raccontato di essere cresciuto in una famiglia matriarcale e in un’intervista a 7 ha parlato per la prima volta di un disturbo che ha ereditato proprio dalle donne della sua famiglia: “Sono cresciuto in una famiglia matriarcale. Nonna Iolanda è rimasta vedova presto e ha fatto la mamma, la nonna e la manager del negozio di famiglia a Ronciglione. Ci teneva all’apparenza, sempre precisa nel trucco e nei capelli, quasi caricaturale. Lei, mamma e zia erano donne bellissime che però nell’intimità soffrivano vedendosi piene di difetti. Si buttavano giù. Quante volte le ho sentite dire ‘quanto so’ brutta’. Mamma ha delle bellissime gambe e non si è mai messa la gonna, per vergogna…”. Anche Mengoni ha sofferto, e soffre, di questo disturbo e quando si sente dire che è bello ha avvertito: “Potrei rispondervi in tono finto stizzito. È un atteggiamento figlio della mia storia psicologica… Tutta colpa del dismorfismo, un problema di famiglia”.

Il dismorfismo corporeo: cos’è

“Non pensavo proprio di poter avere appeal - ha raccontato Mengoni - Pesavo quei 106 chili, avevo i capelli lunghi che mi coprivano gli occhi quasi a non voler far individuare il mio stato d’animo. Più avanti ho fatto fatica a capire il confine fra bellezza oggettiva e soggettiva proprio per il dismorfismo, che è una patologia, e così ho iniziato a lavorare su me stesso”. “È stato difficile accettare che gli altri mi vedessero bello – ha aggiunto il cantante - e anche nel mio percorso di analisi e terapia ci siamo incagliati su questo. Alla fine fa piacere sentirselo dire, però penso che la bellezza sia quel condimento in più in un piatto che deve essere già buono”. La musica, come spesso accade, è stata un alleato fondamentale: “Ho scoperto che la musica è un mezzo potente, che mi ha aiutato ad alleviare tanti momenti di una vita non facile”.

A Repubblica, in una recente intervista, ha spiegato che ha scelto di essere seguito da un nutrizionista: “Mai avuto un rapporto con un nutrizionista, ma adesso ce l’ho. Non tanto per il dimagrimento ma volevo mangiare bene, ci sono mestieri nel quali puoi essere più regolare: io per la fretta o la dimenticanza, mi scordo di mangiare. Poi faccio casino. In tour paradossalmente ho gli orari”.

Il disturbo da dismorfismo corporeo (BDD) “è un disturbo non così infrequente nella popolazione psichiatrica e si caratterizza per un’eccessiva e persistente preoccupazione per alcuni difetti fisici corporei”.

“Questi difetti fisici – si lesse sul sito dell’ospedale Maria Luigia - possono essere presenti ma minimi, oppure totalmente assenti. Nonostante questo, il disagio associato ai presunti difetti fisici è molto alto, riducendo significativamente la qualità di vita e il funzionamento socio-relazionale di questi pazienti”.

L’amore nella vita di Mengoni

E se della sua famiglia qualcosa in più sappiamo, nulla o quasi è noto delle sue relazioni amorose. Il cantante è riservatissimo e non ha mai pubblicato foto in compagnia di partner e da anni circola l’ipotesi che Marco possa essere gay, ma l’artista non si è mai sbilanciato.

A Repubblica ha rivelato però di non aver ancora trovato l’amore. “Dipende da un sacco di fattori, ci lavoro con la mia terapeuta, voglio andare a una visione meno assolutista del mondo. Non sei solo perché lavori tanto, è per un insieme di cose, non c’è un capro espiatorio”. “Forse è per questo – ha poi aggiunto - che scrivo canzoni malinconiche. Vorrei innamorarmi tutti i giorni, sentire la botta allo stomaco. Da un po’ non provo questa sensazione, il mio “emotivogramma” è piatto. Poi mi abituo a stare solo e sono un solitario: costruisco mobili, curo le piante, vado al cinema e viaggio da solo”.

Instagram

É presente su Instagram con il profilo @mengonimarcoofficial che conta 2,5 milioni di followers, in un anno sono quasi raddoppiati (a febbraio 2023 erano 1,7 milioni).

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