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Martedì, 30 Aprile 2024
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I giornalisti del Tg1 replicano a Salvini: “Ci rispetti”

Questa la risposta del Comitato di redazione del Tg di Rai1 ai commenti del ministro dell'Interno che ha accusato alcuni telegiornali di parlare solo di "fesserie"

“Salvini ci rispetti": è questa, in sintesi, la risposta del Comitato di redazione del Tg di Rai1 ai commenti del ministro dell'Interno.

Lunedì, "in un comizio a Legnago, l’onorevole Matteo Salvini, ministro dell’Interno - scrive in una nota il Cdr di Rai1 - ha detto che il Tg1, il Tg5 e il Tg de La7 della sera non avrebbero affrontato nessuno degli argomenti dei quali si stava parlando in piazza, ma 'solo di fesserie di cui non importa nulla a nessuno'. Con il rispetto che è dovuto al ministro Salvini per la carica che ricopre, il CdR del Tg1 vuole ricordargli che nelle varie edizioni, dalla mattina alla notte, il Tg1 informa i telespettatori sul dibattito politico-istituzionale del Paese, sulle vicende economiche e di politica estera, sui fatti di cronaca e sui temi che interessano la società quali la scuola, la salute, il clima, la cultura, gli spettacoli e lo sport". "Per le 'fesserie' c’è davvero poco spazio. I giornalisti del Tg1 si impegnano a continuare nella loro missione di servizio pubblico e chiedono rispetto per il loro lavoro",  conclude il Cdr.

Salvini attacca i Tg, la replica di Mentana

La nota del Comitato di Redazione del tg di Rai1 arriva a poche dalla replica di Enrico Mentana che, all'apertura del Tg La7, ha commentato: "Salvini tanto per cambiare ha scelto un nuovo obiettivo, i telegiornali, è segno che in questo momento lui, o chi gli indica gli obiettivi comunicativi, ritenga faccia gioco prendersela con i telegiornali. Con tutto il rispetto, a noi fa un baffo una critica come questa".

"Col sorriso sulle labbra, ricordiamo a Salvini cha abbiamo avuto modo di attaccare e criticare, per queste scelte inconsulte di offesa all'informazione, chi ha governato prima di lui, con più titolo e più a lungo. Queste cose non fanno paura e non modificano il nostro modo di lavorare che sarà sempre sine ire et studio" ha concluso.

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