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Martedì, 30 Aprile 2024
Festival di Venezia

La storia vera di Salvatore Todaro che ha ispirato "Comandante", film d'apertura di Venezia 80

Chi era l'eroe protagonista del film che apre l'ottantesima edizione della Mostra del Cinema di Venezia, interpretato da Pierfrancesco Favino

Manca solo un giorno all'inizio della Mostra del Cinema di Venezia e i riflettori sono tutti puntati sul film d'apertura di questa ottantesima edizione che promette di regalare al pubblico tantissime emozioni spaziando tra più generi e dando spazio a moltissimi registi, esordienti e veterani, di poter mettere in scena la propria idea di cinema. Ma ad aprire le danze sarà Comandante, un film italiano diretto da Edoardo De Angelis e scritto dallo stesso con Sandro Veronesi che vede Pierfrancesco Favino come grande protagonista nei panni di un eroe della Seconda Guerra Mondiale, il comandante dei sommergibili della Regia Marina, Salvatore Todaro. Ma qual è la storia vera di questo personaggio della storia che segnerà l'inizio del Festival di Venezia 2023? Facciamo un passo indietro nel tempo e scopriamolo. 

Le cose da sapere sul Festival di Venezia 2023

Chi era Salvatore Todaro, la storia vera dietro il film "Comandante"

Classe 1908, temperamento risoluto e radici siciliane. Parliamo di Salvatore Bruno Todaro, il comandante sommergibilista della Regia Marina ai tempi della Seconda Guerra Mondiale che oggi viene ricordato nel nuovo film di Edoardo De Angelis Comandante che apre l'80esimo Festival di Venezia al posto di Challengers di Luca Guadagnino precedentemente annunciato come film d'apertura di Venezia 80. 

Salvatore proviene da una famiglia paterna originaria di Agrigento ma la sua infanzia la passa a Chioggia per poi entrare all'accademia navale di Livorno all'età di soli 15 anni. La sua carriera è in continua ascesa e dopo aver completato il suo corso diventa prima guardiamarina e poi sottotenente di vascello. Un incidente nel 1933, però, lo costringerà a portare un busto per tutta la vita a causa della frattura della colonna vertebrale. Il dolore per quella lesione lo limiterà e lo farà soffrire ma Salvatore farà sempre in modo di tenerlo nascosto ai suoi colleghi e alla sua famiglia. Perché sì, Todaro nel 1933 si sposa con una donna di nome Rina Anichini e ha successivamente due figli, Gian Luigi e Graziella Marina. 

Dopo diversi incarichi tra terra e mare, nel 1936 Salvatore Todaro si imbarca nei sommergibili Marcantonio Colonna e poi Des Geneys come ufficiale in seconda prendendo poi il comando di un piccolo sommergibile, l'H.4 che operava in Spagna ai tempi della guerra civile. È poi tempo, per lui, di prendere il comando del sommergibile Luciano Manara e poi quello del Comandante Cappellini che, con l'inizio della Seconda Guerra Mondiale, venne assegnato alla base oceanica di Bordeaux per bloccare le rotte marittime tra USA e Gran Bretagna. Ed è proprio l'avventura di Todaro come comandante del sommergibile Cappellini della Regia Marina con le missioni del 1040 e 41 e la sua decisione di rischiare la propria vita per salvare dei marinai superstiti che sarà raccontata nel film Comandante dove il sommergibile originale è stato ricostruito in una scala 1:1. Il film, infatti, mostrerà l'umanità di un uomo che non ha mai tradito la legge del mare a cui ha dedicato la sua intera vita, un eroe d'altri tempi, integro, cattolico, di saldi principi che avrà il volto di Pierfrancesco Favino ed è pronto a fare emozionare. 

Salvatore Todaro trovò la morte al largo delle acque tunisine il 14 dicembre del 1942 all'età di 34 anni. 

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