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Lunedì, 29 Aprile 2024
Il caso

La Russa difende il figlio accusato di stupro: "Nessun reato. Ho incrociato la ragazza, era tranquilla"

Il presidente del Senato difende il suo terzogenito Leonardo Apache e avanza dubbi sulle parole della presunta vittima. "Forte reprimenda per aver portato in casa nostra una ragazza con cui non aveva un rapporto consolidato"

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"Dopo averlo a lungo interrogato, ho la certezza che mio figlio Leonardo non abbia compiuto alcun atto penalmente rilevante. Sicura è la forte reprimenda per aver portato in casa nostra una ragazza con cui non aveva un rapporto consolidato". E "nessun altro rimprovero". Il presidente del Senato Ignazio La Russa interviene così dopo la notizia dell'indagine a carico del figlio Leonardo Apache, 19 anni, accusato di violenza sessuale.

La Russa affida le sue considerazioni a una nota. Difende il suo terzogenito e, al contrario, avanza dubbi sulla versione della ragazza che lo ha denunciato. Lo stesso Ignazio La Russa avrebbe incrociato la giovane a casa e, a suo dire, "appariva assolutamente tranquilla".

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Leonardo Apache La Russa accusato di stupro

Leonardo Apache La Russa ha 19 anni ed è il figlio terzogenito del presidente del Senato Ignazio. Ad accusarlo di violenza sessuale è una ragazza di 22 anni. I presunti abusi sarebbero avvenuti dopo serata in una discoteca milanese lo scorso 18 maggio. La giovane, ex compagna di scuola di Leonardo La Russa, avrebbe riferito agli inquirenti di averlo incontrato nel locale, di avere bevuto qualcosa insieme e poi essersi svegliata nuda e in stato confusionale nel letto del ragazzo. 

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"Sicura è la forte reprimenda rivolta da me a mio figlio per aver portato in casa nostra una ragazza con cui non aveva un rapporto consolidato. Non mi sento di muovergli alcun altro rimprovero", dice La Russa.  E aggiunge: "Conto sulla Procura della Repubblica verso cui, nella mia lunga attività professionale ho sempre riposto fiducia, affinché faccia chiarezza con la maggiore celerità possibile per fugare ogni dubbio".

La Russa prosegue: "Di sicuro lascia molti interrogativi una denuncia presentata dopo quaranta giorni dall'avvocato estensore che - cito testualmente il giornale che ne da notizia - occupa questo tempo 'per rimettere insieme i fatti'". E ancora: "Lascia oggettivamente molti dubbi il racconto di una ragazza che, per sua stessa ammissione, aveva consumato cocaina prima di incontrare mio figlio. Un episodio di cui Leonardo non era a conoscenza. Una sostanza che lo stesso Leonardo sono certo non ha mai consumato in vita sua. Inoltre - prosegue il presidente di Palazzo Madama nella nota - incrociata al mattino, sia pur fuggevolmente da me e da mia moglie, la ragazza appariva assolutamente tranquilla". 

Da parte di La Russa una difesa "a due tempi". Oltre alla nota diffusa nella tarda mattinata, è tornato sulla questione rispondendo ai cronisti che lo hanno intercettato all'esterno di un ristorante a Milano. "Mio figlio - le parole di La Russa - mi ha detto che non la vedeva da anni e che quella sera le ha raccontato tante cose della sua vita a dimostrazione che era lucida".  

 Il presidente del Senato spiega che nell'appartamento, dove secondo la denuncia della giovane si sarebbe consumata la violenza, "erano ospiti altri due amici di mio figlio, italiani che studiano e lavorano a Londra".

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