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Martedì, 30 Aprile 2024
ancora tensioni

Sciopero estremo dei taxi, ormai sono introvabili in tutta Italia

Continuano le proteste dei taxi contro il governo e Uber, alcuni si incatenano sotto Montecitorio. Piazza Plebiscito a Napoli è invasa

Continua lo sciopero dei taxi in tutta Italia, anche con modalità "estreme". I tassisti protestano da giorni contro il ddl concorrenza, in particolare contro l'articolo 10, che aprirebbe a una maggiore forma di libero mercato nell’ambito del trasporto pubblico urbano non di linea. In più, la pubblicazione dell'inchiesta "Uber Files" sulla multinazionale Uber e rivale storica dei tassisti ha dato nuova linfa alle proteste. A Roma, Palazzo Chigi e tutta l'area intorno a Montecitorio è blindata, così come è chiuso il tratto di via del Corso contiguo la sede del governo. Cinque tassisti si sono incatenati alle recinzioni di ferro di fronte a Palazzo Chigi: "Non firmiamo deleghe in bianco, di questo governo noi non ci fidiamo", ripetono ai curiosi e ai cronisti, convinti di restare ancora a lungo incatenati in segno di protesta contro il governo. Numero disservizi segnalati in tutta Italia, da Milano a Napoli.

Le proteste a Napoli: piazza del Plebiscito occupata

Centinaia di taxi hanno occupato piazza del Plebiscito a Napoli. Le auto bianche sono state parcheggiate all'interno della piazza occupando così la grande area pedonale tra il Palazzo Reale e la Basilica di San Francesco di Paola. E' l'ultima forma di protesta in ordine di tempo dei tassisti napoletani, che nei giorni scorsi hanno scioperato più volte come i loro colleghi delle altre città italiane contro le misure previste dal ddl concorrenza. Lo stop dei taxi si sta ripercuotendo pesantemente in città, con lunghe file di turisti e residenti alla fermata dei pullman nei pressi della Stazione centrale di piazza Garibaldi. 

sciopero taxi napoli 12 luglio-2

Ddl concorrenza, perché i taxi bocciano la nuova legge 

Le proteste a Milano

Ancora sciopero selvaggio dei taxi a Milano nella mattinata di martedì 12 luglio. Come segnala MilanoToday, all'ombra della Madonnina, ma soprattuto in Stazione Centrale e a Linate, i taxi sono introvabili. Letteralmente. La protesta - non annunciata - ha iniziato a montare nella serata di lunedì e si è concretizzata nella giornata di oggi.

I taxi in sciopero che negano il futuro

A preoccupare i conducenti, in particolare, è la possibilità che l'articolo 10 del disegno di legge concorrenza possa portare alla liberalizzazione delle licenze nel trasporto pubblico, soprattutto a vantaggio di Uber, storico rivale dei tassisti. Nei giorni scorsi i sindacati hanno chiesto lo stralcio della norma ma non è servito a nulla. Nella giornata di lunedì le associazioni dei lavoratori hanno proclamato altri due giorni di sciopero per il 20 e il 21 luglio, ma i tassisti milanesi hanno deciso di fermarsi prima. Non è il primo sciopero selvaggio dei tassisti: i conducenti avevano incrociato le braccia senza preavviso e senza garantire fasce di garanzia già a fine giugno.

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