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Sabato, 27 Aprile 2024
Alimentazione

"Bere molta acqua è inutile": ecco perché si tratta di una 'bufala'

Attraverso il suo blog su 'L’Espresso', Nicola Sorrentino, professore dell’Università di Pavia, ha smontato le tesi secondo cui la regola degli '8 bicchieri al giorno' sarebbe priva di fondamento scientifico: "L’acqua è da considerarsi un vero e proprio nutriente" si legge nel post

Ha destato molto scalpore la teoria pubblicata sul New York Times riguardante l'inutilità del bere gli ormai famosi otto bicchieri d'acqua al giorno, per nulla in grado - a detta dell'autore dell'articolo - di apportare i benefici fino ad ora considerati utili per la salute dell'individuo. 

Proprio per smentire questa tesi che secondo alcuni sarebbe addirittura dannosa per l’organismo, il professor Nicola Sorrentino – dietologo  e idrologo medico dell’università di Pavia e direttore scientifico delle Terme Sensoriali di Chianciano Terme - ha scelto le pagine on-line de 'L’Espresso' e con un chiaro e articolato post sul suo blog 'Cambio Dieta', ha smontato quanto diffuso oltreoceano per arginare il rischio di vanificare quel grande lavoro che ha portato alla formazione di un parere scientifico unanime sull’importanza di una corretta idratazione per il benessere. 

Dalle raccomandazioni degli esperti alle linee guida internazionali, dagli studi scientifici agli esperti di tutto il mondo, “nessuno – scrive Sorrentino – sottovaluta l’importanza di idratarsi correttamente, anzi ci indicano che ogni giorno, in linea generale, gli uomini devono bere 2500 ml, le donne 2000 ml e i bambini 1500 ml”. “Di questi – sottolinea il professore in riferimento alla capacità degli altri alimenti, diversi dall’acqua, di garantire il giusto livello di idratazione “solo circa 500 – 700 ml, pari al 20%, possono essere assicurati dagli alimenti, soprattutto frutta e verdura. La parte restante – spiega – deve essere per forza di cose introdotta grazie alle bevande e quella da preferire è indubbiamente l’acqua”.

Chiarito dunque questo aspetto principale, Sorrentino prosegue ricordando le diverse qualità dell’acqua, le sue caratteristiche e, soprattutto, si sofferma sui fondamenti dell’ormai noti regola '8 bicchieri d’acqua al giorno'. “L’acqua – si legge nel post – è da considerarsi un vero e proprio nutriente, importantissimo per la crescita e il rinnovamento delle strutture del nostro fabbisogno. Così come la quantità d’acqua presente nel nostro corpo varia al variare dell’età, il fabbisogno quotidiano deve tener conto della differenza di genere, delle caratteristiche e del diverso stile di vita di ognuno di noi. Queste variabili non portano certo a suggerire di bere solamente un bicchiere di acqua al giorno”. 

E qui, il passaggio chiave dell’intervento:

La regola degli '8 bicchieri al giorno' rappresenta lo standard consigliato alla stragrande maggioranza delle persone, rispettarla ci aiuta anche in ulteriore aspetto, quello di anticipare lo stimolo della sete.

L'importanza è prsto spiegata: “Va considerato – scrive ancora – che la sete è controllata dall’ipotalamo, ma questa ghiandola del cervello non è un indicatore sempre affidabile e a volte può scattare in ritardo, come nel caso di bambini e anziani. È quindi importante bere non solo quando se ne sente il bisogno ma regolarmente durante tutta la giornata e in questo caso – fa notare Sorrentino – frutta e verdura ci possono aiutare poco”. 

Ultimo aspetto segnalato nel post è quello relativo alle abitudini alimentari più consolidate negli italiani: “Siamo i più grandi consumatori di sale, ne consumiamo il doppio rispetto alla dose giornaliera suggerita dall’Organizzazione Mondiale della Sanità. Oltre a doverci necessariamente impegnare per una riduzione del consumo di questo ingrediente, una buona idratazione può contribuire a smaltire il sale in eccesso”.
 

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