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Martedì, 30 Aprile 2024
Alimentazione

Salute e alimentazione: la dieta per contrastare l'endometriosi

Una dieta mirata, basata su cibi antinfiammatori, disintossicanti e liberi di ormoni è in grado di contribuire alla riduzione dei tipici sintomi dell'endometriosi. Ecco i consigli della Fondazione Italiana Endometriosi

L’endometriosi è una malattia ginecologica benigna, una patologia cronica a eziopatogenesi multifattoriale, ancora non completamente chiarita. Colpisce le donne, più frequentemente in età fertile ed è causata dalla presenza anomala (ectopia), ovvero dall'impianto di cellule endometriali (l'endometrio, il tessuto che riveste la parete interna dell'utero) normalmente presenti nella cavità uterina, in organi diversi dall'utero, principalmente ovaie, tube, peritoneo, vagina, intestino. Ne soffrono, solo in Italia, almeno tre milioni di donne. In linea generale, si tratta di una patologia che coinvolge globalmente la salute della donna, con conseguenti effetti psicofisici, spesso marcatamente debilitanti. Attualmente non ci sono cure mediche e farmacologiche per l’endometriosi, ma per combattere i sintomi e i dolori tipici della malattia può venirci in aiuto l'alimentazione.

L'alimentazione per ridurre i sintomi dell'endometriosi

I sintomi principali dell'endometriosi sono infertilità, astenia e dolore pelvico cronico, ciascuno dei quali si osserva in circa il 50% dei casi, ma la frequenza può salire al 70% durante le mestruazioni. È comune anche il dolore nel corso di rapporti sessuali, mentre si manifestano con minor frequenza sintomi urinari o intestinali. Circa il 25% delle donne risulta comunque asintomatica. Ricordiamo infine che l'endometriosi può comportare anche effetti sia sociali (come imbarazzo) che psicologici.

Una corretta e sana alimentazione ci aiuta in ogni caso a vivere meglio ed anche questa volta, nel combattere i sintomi tipici dell'endometriosi, le giuste scelte alimentari sono fondamentali: una dieta mirata e basata su cibi antinfiammatori, disintossicanti e liberi di ormoni, è infatti in grado di contribuire alla riduzione dei dolori e dell’infiammazione, contrastando dolori pelvici, sindrome da stanchezza cronica e brain fog, stato di annebbiamento cerebrale che spesso si accompagna alla malattia.

Cosa mangiare

Ecco allora le raccomandazioni messe a punto dalla Fondazione Italiana Endometriosi per fare la spesa nei mesi invernali e combattere al tempo stesso la malattia: 

  • Cibi da aumentare: innanzitutto le fibre, per una riduzione degli estrogeni nel sangue. Consigliate le verdure (stagione invernale: broccoli, cavoli, zucca, cime di rapa, verza); cereali integrali; legumi; frutta (stagione invernale: arancia, mandarino, melograno, mela, pera). Inoltre gli omega 3 - per promuovere la produzione della prostaglandina che riduce l’infiammazione addominale - contenuti nel pesce azzurro, salmone e tonno, olio di oliva, frutta secca, avocado, semi. 
  • Cibi da ridurre: la carne rossa è da ridurre al minimo, va preferita la carne bianca di origine e allevamento controllato; bene ridurre al minimo anche i latticini per la presenza di caseina e lattosio. Infine il glutine è bene assumerlo da farine integrali e grezze. 
  • Cibi da evitare: alimenti industriali come prodotti confezionati e bevande zuccherate; alcol; caffeina; prodotti caseari di origine animale di allevamento non controllato (alto contenuto di ormoni); soia (contiene fitoestrogeni); farine bianche e prodotti da forno raffinati; grassi saturi; zucchero bianco; dolci altamente zuccherini; avena e segale (alto contenuto di estrogeni). 
  • Integratori e nutrienti fondamentali: vitamina D; omega 3; curcuma; quercetina; luteolina; partenio; nicotinamide; metifolato di calcio.
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