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Lunedì, 29 Aprile 2024
Alimentazione

Dieta, attenzione all'effetto yo-yo: gli errori da evitare

Un'oscillazione frequente quando si alternano regimi stretti a periodi liberi. Basta rispettare alcune regole

Perdere peso e riacquistarlo, o addirittura prendere chili in più. E' l'effetto yo-yo, oscillazione tipica di chi segue diete ipocaloriche ripeture, alternate a periodi di regime libero: in poche parole, dimagrisci durante la dieta e, subito dopo, riprendi esattamente tutti i chili persi.

Di solito all'origine dell'effetto yo-yo c'è una dieta dimagrante eccessivamente restrittiva e poco sana, che porta il fisico a conservare le riserve di grasso e a bruciare di meno. Il metabolismo rallenta e, non appena si ricomincia a mangiare normalmente, ci si ritrova a recuperare tutti i chili persi, se non di più. Oltre ad evitare questi regimi ristrettissimi, ci sono altri errori da non commettere, dimagrendo in modo sano, graduale, ma soprattutto definitivo. 

Evitare il consumo degli zuccheri nascosti

E' importante leggere attentamente le etichette dei prodotti. Affinché il dimagrimento sia realmente efficace e, soprattutto, per evitare lo spiacevole effetto yo-yo generato spesso da una dieta sregolata e spalmata in un lasso temporale ridotto. Eliminare i carboidrati comporta, alla lunga, perdita di energia, di tessuto muscolare e rallentamento del metabolismo. Una dieta dimagrante eccessivamente restrittiva e poco sana porta l'organismo ad entrare in modalità 'carestia', tendendo così a conservare le riserve di grasso e a bruciare di meno.

Saltare i pasti

Saltare i pasti è uno degli errori più comuni che si commettono quando si è a dieta, spesso commesso nella convinzione di risparmiare calorie e dimagrire più in fretta. In realtà, saltare uno dei pasti principali determina una fisiologica carenza di zuccheri, che spinge il cervello a desiderare più cibo per compensazione e ci fa arrivare più affamati al pasto successivo. Inoltre, saltare i pasti comporta un rallentamento del metabolismo e una diminuzione in primis dei liquidi, poi del tessuto muscolare e solo per ultimo del grasso corporeo, che sarà immediatamente ripreso non appena si ricomincia ad alimentarsi con regolarità.

Eliminare del tutto i carboidrati

Moltissime persone sono convinte che eliminando completamente i carboidrati ci si sgonfi e si dimagrisca più velocemente. Ma non è così. Infatti, l'eliminazione dei carboidrati comporta, alla lunga, perdita di energia, di tessuto muscolare e rallentamento del metabolismo. Una dieta sana e corretta deve comprendere tutti i tipi di macronutrienti (ovvero carboidrati, proteine e grassi), l'importante è prediligere cereali integrali, patate e legumi, che permettono un rifornimento di energia costante e prolungato nel tempo ed evitano sbalzi nei livelli di zucchero nel sangue (glicemia).

Abolire i grassi

Come per i carboidrati, anche i grassi rivestono un ruolo di fondamentale importanza: proprio per questo, non dovranno mai essere aboliti a priori, ma andranno scelti in modo oculato e mirato. Prediligi quindi i grassi 'buoni', come quelli presenti nell'olio EVO, nel pesce e nella frutta secca.

Non leggere le etichette

I supermercati sono ormai strapieni di prodotti che riportano la scritta 'light', ma non sempre questa dicitura corrisponde a verità: impariamo a leggere le etichette alimentari, così da poter confrontare i valori dei nutrienti riportati e capire se un alimento sia effettivamente dietetico o meno.

Non porre attenzione alle bevande 

Quanti di noi pesano tutti gli alimenti assunti durante la giornata ma tralasciano le bevande? Succhi di frutta, bevande energetiche, caffè zuccherati e alcolici sono assolutamente da evitare, perché apportano calorie vuote che rallentano, o addirittura impediscono, il processo di dimagrimento. Meglio assumere acque detox, tisane, frullati di frutta e caffè, tutti rigorosamente senza zucchero.

Dormire poco

Numerose ricerche scientifiche hanno dimostrato che dormire poco fa ingrassare: infatti, questa pratica poco salutare altera la produzione di alcuni ormoni nell'organismo, in particolare aumentando i livelli di grelina, l'ormone che induce la sensazione di fame, e inibendo la produzione della leptina, l'ormone capace di stimolare la sensazione di sazietà. Inoltre, dormire poco induce a mangiare più per gratificazione che per fame, altera l'equilibrio delle cellule del tessuto adiposo e ti fa sembrare più desiderabili gli alimenti ad alto contenuto calorico. 

Condurre una vita sedentaria o eccedere con l'attività fisica

Si sa, il "troppo stroppia", ed è per questo che le vie di mezzo sono sempre la scelta migliore. Infatti, concentrarsi unicamente sull'alimentazione non è sufficiente per ottenere i risultati sperati e per dimagrire in modo sano, graduale e definitivo, ma è necessario abbinare ad una dieta varia ed equilibrata la giusta dose di attività fisica. Ugualmente, passare dalla modalità divano a un'attività fisica eccessiva ed estenuante è un approccio traumatico per l'organismo, con la conseguenza che, tra dolori e fatica, l'entusiasmo iniziale lascerà velocemente il posto a frustrazione e demotivazione.

La scelta migliore è quindi abbandonare lo stile di vita sedentario e iniziare a muoversi gradualmente e con costanza, magari partendo da piccole azioni, come scegliere le scale al posto dell'ascensore, parcheggiare lontano dal luogo di arrivo o occuparsi della pulizie di casa: passare l'aspirapolvere per 30 minuti, ad esempio, ti permette di bruciare oltre 100 calorie, come anche lavare i vetri (circa 330  kcal ogni ora), spolverare (per mezz'ora circa 135 kcal) e lavare bagno e piastrelle (circa 260 calorie ogni ora).

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