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Sabato, 27 Aprile 2024
Alimentazione

Cattiva digestione, come curarla? Risponde il medico

"Per combattere la digestione lenta e il gonfiore addominale sono molto efficaci le spezie come i semi di cardamomo, lo zenzero, il garofano, il coriandolo e la menta piperita”. L’intervista al dott. Marty Fierro

La Dispepsia, o digestione lenta e difficile, è tra i disturbi più comuni sia negli uomini che nelle donne. Anche se nella gran parte dei casi non è rischiosa per la salute perchè, spesso, conseguenza di un pasto troppo abbondante, può creare un forte disagio e ridurre notevolmente la qualità della vita di chi ne soffre.

I sintomi più comuni della dispepsia sono: nausea, mal di stomaco, senso di pesantezza, gonfiore addominale, acidità e meteorismo. Questi disturbi sono quasi sempre di natura benigna (Dispepsia funzionale), raramente legati a problemi di salute più seri (Dispepsia organica).

Tra i principali fattori scatenanti ci sono: cattive abitudini alimentari, fumo, abuso di alcol, patologie come gastrite e ulcera, utilizzo di farmaci, cambiamenti ormonali legati alla gravidanza o alla menopausa, stress e fattori psicologici. Per combattere la cattiva digestione è fondamentale seguire un’alimentazione sana, avere una regolarità nei pasti e introdurre nella dieta alimenti che favoriscono il processo digestivo rendendolo più rapido ed efficiente. Ma quali sono questi cibi? NapoliToday lo ha chiesto al dott. Marty Fierro, biologo nutrizionista.

Dott. Fierro, cosa è la dispepsia funzionale?

“La Dispepsia funzionale è caratterizzata da vari sintomi gastrointestinali in assenza di una patologia organica. In gastroenterologia viene definita 'dispepsia' quella che più comunemente si chiama 'cattiva digestione'. Si tratta di una alterazione delle funzioni digestive a livello dello stomaco che si manifesta prevalentemente con dolore, bruciore (pirosi) o fastidio all’epigastrio (la zona al di sotto delle costole e al di sopra dell'ombelico), solitamente dopo i pasti. A questi sintomi se ne possono aggiungere degli altri meno comuni come cefalea, tosse, difficoltà nella deglutizione (disfagia) e, a volte, vomito. Si tratta di un malessere che testimonia la difficoltà, da parte degli organi del sistema digerente, a svolgere la funzione di scissione e assimilazione del cibo”.

Quali possono essere le cause?

“Le cause possono essere diverse, tra queste c’è l’uso di medicinali, una cattiva alimentazione, obesità, l’helicobacter pylori, patologie come l’ulcera gastrica, gastriti (infiammazioni della mucosa interna dello stomaco), la malattia da reflusso gastroesofageo. Ci possono essere, inoltre, ulteriori fattori favorenti la dispepsia, come pasti troppo abbondanti, ricchi di grassi e fritti, l’abitudine a saltare il pranzo a mezzogiorno per poi recuperare con abbuffate serali, il consumo eccessivo di alcol e di caffè, la conduzione di una vita sedentaria, il fumo”.

In che modo si può combattere la cattiva digestione? Che ruolo ha l’alimentazione?

“Un modo per combattere la cattiva digestione è seguire un regime alimentare sano ed equilibrato. La sensazione di pesantezza, il gonfiore addominale e, a volte, il dolore da distensione eccessiva, spesso, si manifestano in seguito all’assunzione di cibi ricchi di grassi animali e proteine, e sono aggravati, talvolta, dalla presenza di disturbi della motilità gastrointestinale e/o di parziali ostruzioni delle vie biliari o calcolosi biliare. Un corretto stile di vita insieme a una sana alimentazione che preveda il consumo di certi alimenti, limitando o elimandone altri, aiuta a combatterne i fastidi”.

Quali cibi possono aiutare la digestione?

“La cattiva digestione può essere curata con:

  • formulazioni a base di bicarbonato di sodio e acido citrico, carbonato di calcio o magnesio
  • masticando semi di cardamomo, zenzero, chiodi di garofano e coriandolo
  • bevendo un bicchiere d’acqua tiepida con un cucchiaio di limone, zenzero e due cucchiaini di miele
  • bevendo una tisana allo zenzero dopo i pasti.

Inoltre, possono aiutare la digestione:

  • la cannella, che rilassa e attenua la sensazione di gonfiore e i problemi di gas
  • le arance, che hanno proprietà rilassanti per gli organi del sistema digerente
  • l'uva, che riduce la sensazione di irritazione
  • il garofano, che aumenta l’attività enzimatica nel sistema digerente
  • la menta piperita
  • la terminalia belerica”.

Quali sono, invece, i cibi che possono rendere più lenta e difficile la digestione?

“I cibi che possono rendere più difficile la digestione sono:

  • alimenti piccanti come il peperoncino, perché possono causare sintomi di reflusso acido 
  • alimenti ad alto contenuto di grassi saturi (burro, olio di palma, ecc), perché riducono lo svuotamento dello stomaco rendendo la digestione più lunga
  • il lattosio perché può causare dolori e gonfiore addominale nelle persone intolleranti
  • la caffeina perché può causare iperacidità e favorire l’insorgere del reflusso gastroesofageo
  • vino, birra, liquori, superalcolici e bevande gassate, perché fermentano nello stomaco provocando gonfiore e stimolando la produzione di acidi
  • alcuni tipi di verdura (cavolo, verza, broccoli, aglio, cipolla) perchè favoriscono la produzione di gas intestinali". 

Ci può stilare un elenco di consigli utili per migliorare l'attività intestinale e assimilare meglio i cibi?


 “Per aiutare la digestione bisogna:

  • masticare lentamente
  • evitare di consumare pasti troppo abbondanti
  • non mischiare alimenti differenti come pesce/carne e formaggi/uova
  • evitare pietanze troppo calde o troppo fredde
  • utilizzare fermenti lattici per mantenere in salute l’intestino
  • limitare le fritture e il consumo di caffè
  • preferire cotture in umido o al vapore
  • fare più pasti al giorno (due spuntini oltre alla colazione, pranzo e cena)
  • ridurre il consumo di alimenti che contengono glutine e lieviti (come pasta, pane, ecc) per vedere se i sintomi migliorano
  • bere tisane a base di finocchio e zenzero
  • consumare 2 l d’acqua al giorno
  • fare almeno 30 minuti di camminata veloce al giorno”.

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