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Sabato, 27 Aprile 2024
Come migliorare la qualità del sonno

Come combattere l'insonnia? Un trucco da sperimentare in camera da letto

Una nuova ricerca ha dimostrato quanto sia importante la ventilazione dell’ambiente in cui si dorme per migliorare la qualità del sonno

Se hai difficoltà ad addormentarti o non riesci a farlo, ti svegli troppo presto e non sei soddisfatto del tuo sonno per almeno 3 mesi, allora soffri di insonnia. Una condizione che in Italia colpisce, secondo le ultime stime dell'Associazione Italiana per la Medicina del Sonno (AIMS), circa 1 adulto su 4. A soffrirne maggiormente sono le donne (circa il 60% del totale), seguite da bambini e ragazzi (circa il 20% del totale). E' noto che una bassa qualità del sonno può portare a una serie di disturbi come deficit di attenzione e concentrazione, umore negativo e facile irritabilità, ma anche al rischio di malattie come ipertensione, obesità, diabete, ictus e infarto. Inoltre, può sviluppare maggiore propensione a patologie psichiatriche e a un invecchiamento precoce.

A tal proposito la National Sleep Foundation (negli Stati Uniti) raccomanda di dormire ogni notte dalle 7 alle 9 ore. Ciò significa che trascorriamo circa un terzo della nostra vita nella camera da letto. È quindi fondamentale, sottolineano gli esperti, che le condizioni di questo ambiente non riducano la qualità del sonno. Diversi studi recenti hanno dimostrato che ambienti con temperature troppe calde o troppo fredde, una scarsa qualità dell’aria e una ventilazione inadeguata riducono la qualità del sonno. A confermarlo un recente studio, guidato dai ricercatori dell’Università Tecnica della Danimarca, che ha fornito ulteriori prove su questa associazione e suggerito come il modo più semplice per migliorare la qualità del proprio sonno e combattere l’insonnia sia mantenere la camera da letto ben ventilata. La ricerca è stata pubblicata su Science of the Total Environment.

Lo studio

I ricercatori hanno analizzato come variava la qualità del sonno di 29 volontari, regolando a distanza la velocità di ricambio dell'aria attraverso ventilatori presenti nelle loro camere da letto durante la notte. I tassi di ventilazione bassi, moderati e alti sono stati confrontati con quelli di una settimana in cui non sono state apportate modifiche alle abitudini dei partecipanti. Per ciascun tasso di ventilazione è stata registrata la concentrazione di anidride carbonica (CO2), l'umidità, i livelli di particolato (PM) (uno degli inquinanti più frequenti nelle aree urbane) e la temperatura.

I ricercatori hanno osservato che con l’aumento dei tassi di ventilazione, anche la qualità del sonno era aumentata e il numero di risvegli notturni era diminuito. "La qualità del sonno, misurata con tracker indossati al polso dai partecipanti, - hanno affermato i ricercatori - migliora quando la frequenza di ventilazione aumenta aumentando la velocità della ventola".

 Articolo: E’ più salutare dormire sul lato sinistro o destro? 

Una camera ben ventilata migliora la qualità del sonno

Come i ricercatori si aspettavano, i tassi di ventilazione hanno avuto un impatto significativo sui livelli di CO2 e PM, con una minore ventilazione che equivale a concentrazioni più elevate in entrambi i casi. Il team ha anche notato che i tassi di ventilazione più elevati riducevano l’umidità nelle camere da letto. Sebbene ricerche precedenti avessero collegato una scarsa ventilazione a scarse prestazioni cognitive, questo studio non ha mostrato alcuna differenza nelle capacità cognitive al mattino dei partecipanti, probabilmente perché i livelli di CO2 sono rimasti al di sotto di una certa soglia.

Pertanto, i ricercatori vorrebbero condurre ulteriori ricerche, su campioni di studio più ampi, per indagare il rapporto tra fattori come la concentrazione di CO2 e l'umidità, e capire come questi influenzano la qualità del sonno. Tuttavia, questa ricerca già fornisce una chiara evidenza, e cioè che una stanza ben ventilata migliora la qualità del sonno, qualunque siano le ragioni sottostanti.

Come migliorare la ventilazione della camera da letto

Secondo i ricercatori, la ventilazione della camera da letto può essere migliorata aprendo o chiudendo le finestre o la porta, mediante un meccanismo di ventilazione naturale appositamente progettato o un sistema di ventilazione meccanica dedicato. Sebbene le linee guida attuali stabiliscano quali debbano essere i tassi di ventilazione per l'intera abitazione, mancano raccomandazioni specifiche per la ventilazione delle camere da letto.

Un rapporto "provvisorio" - che ha esaminato l'associazione tra la qualità del sonno e la ventilazione della camera da letto indicata dalla concentrazione di anidride carbonica (CO2) - suggerisce che la ventilazione di questo ambiente dovrebbe garantire una concentrazione di CO2 ≤ 800 ppm (parti per milione). Secondo questa relazione, i tassi di ventilazione con una concentrazione di CO2 ≥ 1150 ppm disturberebbero costantemente il sonno, mentre tassi di ventilazione con una concentrazione di CO2 ≥ 2600 ppm influirebbero negativamente sulle prestazioni lavorative del giorno successivo.

Meccanismo di ventilazione (Credit:Science of the Total Environment)

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Cosa altro fare per prevenire l’insonnia

Per migliorare la qualità del sonno, la Sleep Health Foundation (in Australia) consiglia innanzitutto di andare a dormire più o meno sempre alla stessa ora. Il corpo ha un orologio interno (il ritmo circadiano) che controlla il sonno e la veglia, e che funziona meglio se esiste una routine del sonno regolare. Inoltre, sottolinea l’importanza di avere, nell’ora prima di andare a letto, una routine di sonno rilassante (che può includere fare un bagno caldo, leggere o bere una bevanda calda). Raccomanda di cenare almeno 2 ore prima di andare a dormire (e quindi di non andare mai a letto a stomaco pieno o vuoto), e di utilizzare un materasso, un cuscino e delle coperte comodi e di buona qualità. Infine, sottolinea l’importanza di creare un ambiente da letto confortevole, impostando una temperatura fresca, compresa tra 15 e 19 ℃ (temperature più elevate influenzano negativamente il sonno) e arieggiando la stanza prima di andare a dormire.

Diversi studi hanno evidenziato che anche praticare un'attività fisica regolare può aiutare a combattere l'insonnia. In particolare, da una meta-analisi è emerso che diversi tipi di esercizio (come il ciclismo, la corsa o anche la camminata veloce, e più in generale tutte le attività aerobiche) allungano la durata del sonno, aiutano ad addormentarsi più velocemente ed aumentano l'efficienza del sonno (la percentuale di tempo a letto che viene effettivamente trascorsa dormendo).

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