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Sabato, 27 Aprile 2024
Fentanyl

Morto per droga "Fentanyl" il nipote di De Niro: cos'è e quali sono gli effetti

Il ragazzo sarebbe morto per un’overdose da pillole contenenti un oppiaceo sintetico prodotto illegalmente negli Stati Uniti, dove ha causato tra il 2013 e il 2021 ben 258 mila decessi

Il fentanyl è un oppiaceo sintetico approvato dalla Food and Drug Administration per l'uso come analgesico (sollievo dal dolore) e anestetico. "È circa 100 volte più potente della morfina e 50 volte più potente dell'eroina come analgesico" si legge sul sito del DEA (Drug Enforcemente Administration). Ci sarebbe questo farmaco dietro la morte di Leandro De Niro Rodriguez, nipote di Robert De Niro. Le cause del suo decesso non sono state ancora ufficializzate, ma sua madre, Drena De Niro (figlia dell’attore Robert De Niro) è certa del fatto che il ragazzo sia morto per un’overdose da pillole contenenti fentanyl. "Qualcuno gli ha venduto delle pillole contenenti fentanyl, e sapevano benissimo quello che gli stavano dando - ha scritto Drena De Niro nei commenti a un suo post sul suo profilo Instagram -. Per colpa di questa gente che vende questa merda, mio figlio se n’è andato per sempre". Al momento la polizia sta indagando sull’ipotesi di overdose, ipotesi che potrebbe essere confermata anche da fonti vicine alle autorità.

A cosa serve il fentanyl

E' un potente farmaco oppioide sintetico approvato dalla Food and Drug Administration negli anni ’60 come analgesico (sollievo dal dolore) e anestetico. Si presenta come una polvere bianca, in forma granulare o cristallina, e viene somministrato tramite iniezioni, oppure sotto forma di pasticche o di cerotti da applicare sulla pelle. E’ necessaria la prescrizione medica per assumerlo, e solitamente viene offerto ai pazienti oncologici, ma è utilizzato anche nella medicina veterinaria e nell'anestesia.

Articolo: Lutto per Robert De Niro: a 19 anni è morto il nipote Leandro

Il fentanyl e i decessi per overdose

Tra il 2011 il 2012, negli Stati Uniti si è registrato un numero significativo di morti (2600) a seguito dell’ingestione di fentanyl sintetizzato o “creato” illecitamente. Il numero di decessi è aumentato drasticamente fino a raggiungere i 258.000 casi registrati tra il 2013 e il 2021. Queste morti sono state causate principalmente dal fentantyl e dai suoi analoghi prodotti illegalmente. Pensate che uno dei suoi derivati, il carfentanyl avrebbe un effetto analgesico addirittura 10mila volte più potente di quello della morfina. Il fentanyl viene prodotto illegalmente sotto forma di polvere gialla (in gergo detta “Persiano Bianco”) iniettata per via endovenosa, di pastiglie orali, di cerotti transdermici o anche di cartoncini (in gergo detti “trip di carta”). La polvere di fentanyl o i cerotti possono essere anche fumati o assunti per via intranasale (sniffati), e vengono venduti da soli o in combinazione con altri farmaci come eroina o cocaina. La polvere viene anche utilizzata, - come xilazina (la "droga zombie" che solo nel 2021 ha causato oltre 100.000 morti negli USA) - per "tagliare" altre partite di droga per prolungarne gli effetti euforizzanti.

In Italia, il fentanyl, insieme a circa 30 suoi analoghi, è stato inserito nella Tabella I delle sostanze stupefacenti (fonte: Direzione centrale dei servizi antidroga) e si trova anche nella Tabella dei medicinali e nell’Allegato III-bis tra i medicinali “per la terapia del dolore severo che usufruiscono delle modalità prescrittive semplificate”.

 Articolo: La “droga zombie” fa il primo morto: cos’è la xilazina e quali sono gli effetti

Gli effetti del fentanyl

Oltre alla sua azione analgesica, il fentanyl assunto a breve termine può causare stordimento ed euforia (meno marcata rispetto all’eroina e alla morfina), ed effetti collaterali come nausea, capogiri, vomito, affaticamento, mal di testa, costipazione, anemia e edema periferico. Tra le conseguenze più gravi legate al sovradosaggio figurano stupore, alterazioni delle dimensioni della pupilla, pelle fredda e umida, cianosi, coma e insufficienza respiratoria che porta alla morte. La presenza contemporanea di coma, pupille puntiformi e depressione respiratoria sono fortemente indicative di avvelenamento da oppiacei.

Negli esseri umani sono sufficienti 2 mg di fentanyl per essere letali. "Tuttavia - si legge sul sito della Direzione Centrale per i Servizi di Droga - nei decessi in cui figurava la poli-assunzione è stata registrata una concentrazione sanguigna di circa 7 ng/ml o più. Mentre sono state registrate delle morti accidentali dopo l’uso terapeutico, si sono verificati molti decessi a seguito dell’abuso di prodotti farmacologici. Il contenuto di cerotti usati e non, assunto tramite iniezioni, fumo, per via orale o nasale, ha spesso portato a conseguenze fatali".

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