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Martedì, 30 Aprile 2024
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Volete acquistare una dimora storica? Ecco tutto quello che dovete sapere

L’Italia è piena di dimore storiche, immobili d’epoca che non sono soltanto belli da vedere ma possono anche rappresentare un ottimo investimento

Storia e architettura da sempre caratterizzano il patrimonio immobiliare italiano. Sul territorio sono presenti numerosi castelli e dimore storiche che potrebbero diventare vostre. Proprio così, non avete letto male.

Acquistare un edificio appartenente a questa categoria rappresenta un investimento non indifferente, ma non vuol dire impossibile. Se diventare proprietario di un palazzo nobiliare è il vostro sogno o semplicemente siete curiosi, vediamo tutto quello che c’è da sapere sulle dimore storiche.

Decidere l’utilizzo di immobili storici

Le dimore storiche hanno un fascino indiscusso e sono molto diverse tra di loro, questo vi lascia liberi di scegliere la loro destinazione d’uso. Sì, perché nonostante siano sottoposte a dei vincoli, potete acquistare un immobile storico e decidere semplicemente di viverci oppure di trasformarlo in una location per eventi o una struttura ricettiva. Capire cosa volete dall’edificio, vi aiuterà a selezionare meglio quello che rientra nei vostri interessi.

Quando un edificio diventa dimora storica

Anche se molti edifici in Italia non sono di recente costruzione, non tutti rientrano nella categoria dimore storiche. Per essere definite tali deve trattarsi di un immobile che suscita un interesse architettonico, storico, archeologico, artistico etno-antropologico, archivistico e bibliografico. In questo ambito rientrano anche quei palazzi che proprio per le loro caratteristiche incarnano la cultura e la storia territoriale. Il vincolo solitamente viene stabilito in base a un decreto del Ministro dei beni culturali e ambientali, in base a quanto contenuto nel decreto legislativo 490 del 1999, generalmente su indicazione Sovrintendenze ai beni culturali competenti.

I fattori che fanno aumentare il prezzo di una dimora storica

Il mercato degli edifici storici stimola costantemente l’interesse degli acquirenti nonostante ci siano degli alti e bassi. Infatti molte delle proprietà attualmente appartengono allo Stato, a enti pubblici e ad associazioni private. In più molte si trovano in uno stato di abbandono perché i proprietari non hanno i mezzi per mantenerle.

I fattori che poi portano al prezzo finale di un castello sono divisi, primi tra tutti la metratura e lo stato di conservazione: a questi si aggiungono in alcuni casi la storicità, l’appartenenza a un casato noto e la presenza di giardini o parchi.

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Categoria catastale delle dimore storiche e vincoli

Se siete ancora intenzionati a comprare una dimora storica, dovete sapere che questi rientrano nella categoria catastale A9 che si riferisce esclusivamente a palazzi e castelli di valore artistico e storico. Nel caso in cui una dimora venga acquistata come prima casa, non rientra negli sgravi fiscali dell’imposta di registro del 2%, ma è prevista una tassazione che corrisponde al 9%. Inoltre, visto che è un bene di lusso, anche come prima casa l’IMU (Imposta Municipale Propria) deve essere versata. È comunque possibile sfruttare alcune detrazioni stabilite dai comuni.

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I castelli e i palazzi nobiliari hanno la peculiarità di essere edifici di vecchia costruzione quindi spesso hanno bisogno di una ristrutturazione e di manutenzione costante che rappresentano un costo non indifferente. Se desiderate aprire parte della dimora al pubblico, però ci sono delle associazioni che vi possono aiutare nella manutenzione.

Prima di realizzare qualsiasi modifica però, dovete considerare che questi edifici sono protetti dalla Soprintendenza Archeologica, Belle Arti e Paesaggio. Questo vuol dire che non siete liberi di “ritoccare” il palazzo o il castello a vostro piacimento, ma ogni tipo di intervento va concordato con l’ente. L’intento è quello di assicurare che l’immobile conservi l’aspetto originario evitando il rischio che le modifiche tolgano storicità all’immobile.

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