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Venerdì, 26 Aprile 2024
Cronaca

Bambini abbandonati in auto: "Il cruscotto può arrivare a 70°C, possono soffocare in un'ora"

Basta meno di un'ora perché sopraggiunga un ictus letale causato dall'ipertermia. A Livorno se il bimbo non è all'asilo la scuola chiamerà i genitori

L'ultimo episodio è accaduto a Pisa, dove un papà ha lasciato la figlia di 7 mesi in auto in un parcheggio assolato. La dimenticanza è costata la vita alla piccola. Ora uno studio dell'Arizona State University ha stabilito che, nei casi di abbandono di un bimbo dentro un'autovettura sotto il sole, basta meno di un'ora perché sopraggiunga un ictus letale causato dall'ipertermia - anche fino a 46 gradi centigradi, ha calcolato la ricerca - all'interno dell'abitacolo.

I ricercatori hanno scoperto che il cruscotto di un'auto al sole estivo può arrivare a 70°C, e il volante a oltre 50°C come pure i sedili anteriori e posteriori. Secondo i ricercatori, anche se l'autovettura è posteggiata in una zona all'ombra, ma in un giorno d'estate, il termometro arriva a segnare quasi 38 °C. In conclusione, per gli esperti le auto bollenti possono 'soffocare' i bimbi (la ricerca era tarata su un piccolo di due anni) dimenticati dai genitori in meno di un'ora.

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"Abbiamo cercato di replicare le condizioni che si verificano quando un bimbo viene lasciato in auto sotto il sole in un parcheggio di un centro commerciale - spiega Nancy Selover, climatologa dell'Arizona State University, citata dal 'Daily Mail' -. Sono rimasta impressionata nel constatare che le temperature raggiungono valori tali da ustionare la pelle in poco tempo e portare a colpi di calore (secondo la letteratura scientifica si verificano sopra i 40°C) che possono danneggiare il cervello in meno di un'ora".

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A Livorno se il bimbo non è all'asilo la scuola chiama i genitori

In Italia la proposta di legge per l'obbligo dei sensori anti-abbandono in auto (sul web una petizione al ministero dei Trasporti aveva raccolto 65mila le persone) era stata approvata dalla Commissione Trasporti nella scorsa legislatura, ma l'iter si è fermato. Un passo in avanti è stato fatto a Livorno, dove il sindaco Filippo Nogarin ha annunciato l'iniziativa: se il bimbo non è all'asilo, la scuola chiama i genitori. Succede a Livorno. "Visti i recenti casi di cronaca, voglio ricordare a tutti i genitori che già dallo scorso anno scolastico abbiamo incaricato le insegnanti e le educatrici degli asili nido di contattare immediatamente al telefono le famiglie, in caso di assenza ingiustificata del bimbo", ha ricordato il primo cittadino, annunciando che lunedì 28 maggio si riaprono le iscrizioni agli asili nido comunali.

Questo accorgimento della telefonata, spiega Nogarin, è "per prevenire il verificarsi di episodi gravi o addirittura mortali, come purtroppo accaduto di recente a pochi chilometri da noi. Un servizio in più per la sicurezza dei bimbi e delle famiglie. Pretendetelo!". Il sindaco fa riferimento alla bimba di un anno che una settimana fa è stata lasciata per ore in auto dal padre in un parcheggio davanti allo stabilimento industriale a San Piero a Grado (Pisa), dopo che si era dimenticato di portare la figlia all'asilo.

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