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Martedì, 30 Aprile 2024
Tragedia a Corridonia / Macerata

Uccide la moglie col fucile da caccia, poi rivolge l'arma verso di sé: gravissimo

A Corridonia Bruno Cartechini, 86 anni, ha ucciso la coetanea Palma Romagnoli. Poi si è sparato. Ricoverato in ospedale in pericolo di vita. L'allarme dato dal genero

Pasqua di sangue nelle campagne di Corridonia, in provincia di Macerata. Qui Bruno Cartechini, un uomo di 86 anni, ha ucciso la moglie coetanea, Palma Romagnoli, con un fucile da caccia regolarmente detenuto. Poi ha rivolto la medesima arma contro se stesso, all'addome, e ha fatto fuoco. Mentre la moglie è deceduta sul colpo, lui ora è ricoverato in gravi condizioni all'ospedale Torrette di Ancona, dove è stato trasportato con l'elisoccorso.

Omicidio a Corridonia: spara alla moglie e la uccide

Il dramma è avvenuto la mattina di Pasqua, poco dopo l'alba, in contrada Macina. Palma Romagnoli era allettata da qualche mese a causa di una malattia degenerativa e di altri seri problemi di salute. L'allarme ieri è stato dato dal genero della coppia, che vive al piano superiore con la figlia dei due anziani, e che ha sentito i due colpi.

I vicini: "Siamo sconvolti"

Sul posto il sostituto procuratore Claudio Rastrelli, il medico legale e il nucleo investigativo dei carabinieri di Macerata. "Siamo sconvolti, si amavano tantissimo. Lui non sopportava di vederla soffrire", dicono i vicini di casa. L'ipotesi più probabile è quella di un omicidio dettato dalla disperazione per le condizioni di salute della donna, precipitate negli ultimi tempi. Una situazione diventata "insopportabile" per l'uomo. La Procura di Macerata ha aperto un fascicolo per omicidio volontario.

Anziani armati: un problema di cui si parla poco

Lo raccontiamo sulle pagine di Today.it da anni. A fronte di una popolazione che sta invecchiando, "l'arma legalmente detenuta sta diventando per molti anziani il modo più semplice per 'farla finita', sia per sé ma anche per la consorte e spesso anche per i figli malati o disabili - ci raccontava nel 2021 l'analista di Opal Giorgio Beretta -. E’ venuto il momento di affrontare, con una legge adeguata, la questione del fine vita. Ma si dovrebbe, fin da subito, cominciare a regolamentare in modo più rigoroso la detenzione di armi togliendole almeno agli anziani a rischio e incrementando i controlli su tutti i legali detentori di armi" concludeva Beretta.

Un buon punto di partenza sarebbe quello di conoscere il numero effettivo delle armi custodite legalmente nelle abitazioni dei cittadini: un censimento aggiornato non può più attendere. Anzi, è già tardi. La gran parte degli omicidi con armi legali avviene in famiglia e almeno uno su quattro per mano di anziani.

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