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Sabato, 27 Aprile 2024
Tragico epilogo / Sassari

Giannardo Acca trovato morto dentro la sua auto: era scomparso nel nulla da settimane

Termina nel modo più drammatico il giallo della sparizione dell'ex luogotenente dell'aeronautica militare, svanito inspiegabilmente nel nulla da Fertilia, nel nord della Sardegna. La sua Audi era finita sotto a una rampa della statale 291, nascosta dalla fitta macchia mediterranea

Il giallo è terminato nel modo più drammatico. Trovato senza vita Giannardo Acca, l'ex luogotenente dell'aeronautica militare scomparso inspiegabilmente nel nulla da Fertilia, nel nord della Sardegna, il 16 ottobre scorso e per le cui ricerche si erano mobilitati in tanti nell'isola, anche grazie alla trasmissione "Chi l'ha visto?".

Giannardo Acca morto dentro l'abitacolo dell'Audi

Nel tardo pomeriggio di ieri gli agenti della polizia stradale, dopo una segnalazione, hanno individuato l'Audi fuori strada sulla statale 291, direzione Alghero, nella rampa di accesso per la cosiddetta "camionale". Una zona con un'arteria trafficata, che collega Sassari e Alghero. Il corpo senza vita del 59enne è stato recuperato all'interno dell'abitacolo dai vigili del fuoco, era al posto di guida. La vettura ha fatto un volo di circa 20 metri, è uscita di strada nel tratto in direzione Alghero, praticamente sullo svincolo per Cagliari. Non ha lasciato segni visibili di alcun tipo sull'asfalto. Sulle cause della morte si indaga, ma l'ipotesi al vaglio più probabile è quella di un incidente stradale il giorno stesso della scomparsa. L'auto era nascosta dalla vegetazione, in quel punto fitta macchia mediterranea, sotto la rampa di quella che è una sorta di superstrada.

Si era ipotizzato un allontanamento volontario

Per 20 giorni le ricerche, inizialmente a tappeto anche nelle campagne, non avevano portato a risultati concreti. Acca era diventato "un fantasma". Sui social e in tv il figlio Samuele ha scritto tanti commoventi, accorati messaggi rivolti al padre, e aveva lanciato un appello invitando chiunque potesse farlo a stampare la locandina con la foto del genitore e a esporla ovunque. Acca in una mattinata qualunque di metà ottobre si era allontanato a bordo della sua Audi portando con sé il caricabatteria del cellulare e il portafogli. Si pensò che volesse far perdere intenzionalmente le proprie tracce, per qualche ragione non specificata: tutti "risolvibili" i possibili problemi a cui aveva pensato la famiglia pensando a un suo allontanamento volontario. La speranza era quella di riportare Giannardo Acca a casa, vivo. Invece con ogni probabilità l'uomo era già rimasto vittima di un "banale" incidente a una ventina di chilometri da casa, perdendo il controllo e finendo tra i cespugli. Certezze su cause e dinamica dell'incidente non ce ne possono essere, al momento.

L'ultimo messaggio del figlio Samuele su Facebook

L'ultimo messaggio del figlio Samuele su Facebook risaliva alla sera del 7 novembre, poco meno di 24 ore prima del tragico ritrovamento: "Ciao Papà, come stai? Sono ormai 27 giorni che non ci sentiamo. Ti scrivo qui perché non ho altro. Ti scrivo qui perché non so dove sei. Ti scrivo qui perché quando alzo gli occhi al cielo, le stelle mi dicono che ci sei, e che vorresti abbracciarci tanto quanto noi tutti vogliamo abbracciare te. Ti scrivo per dirti che ci sono arrivati tantissimi messaggi da amici, parenti e colleghi da tutto il mondo. Ho preso il tempo di leggerli e di rispondere a modo mio, una lacrima alla volta". Sotto il lungo post, dopo la conferma della morte di Giannardo Acca, si susseguono tanti messaggi di cordoglio da parte di amici, conoscenti e semplici cittadini che nelle scorse settimane avevano dato una mano nelle ricerche e negli appelli social. E che fino all'ultimo avevano fortemente sperato in un altro epilogo.

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