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Martedì, 19 Marzo 2024
Cronaca

Perché gli sbarchi sono in aumento: non c'entrano né il governo Pd-M5s né le Ong

L’aumento degli arrivi non va attribuito né al governo Pd-M5s, insediatosi da sole due settimane né al presunto pull factor delle navi Ong (che non esiste): le ragioni sono altre

Nuovo sbarco nella notte sull'isola di Lampedusa. Sono 92 i migranti arrivati a bordo di una imbarcazione in legno. Quaranta donne, 41 uomini e 11 bambini provenienti dal Mali, Costa d'Avorio, Senegal Gambia, Tunisia. La barca era alla deriva ed è stata soccorsa dalla guardia di finanza e dalla Guardia costiera. I 92 migranti sono stati trasferiti all'hotspot di contrada imbriacola.

Altri 16 migranti, a bordo di un barchino, sono giunti direttamente a terra. L'hotspot, dove in questo momento si trovano circa 300 persone a fronte di una capienza massima di un centinaio di ospiti, resta al collasso. Non si placa intanto la protesta di un gruppo di tunisini che chiedono di non essere rimpatriati manifestando sulla piazza della chiesa madre dell'isola; di giorno rimanendo seduti e la notte dormendo a terra. 

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Un gruppo di tunisini ha inscenato un sit in di protesta davanti alla chiesa madre per chiedere di potere rimanere in Italia e di non essere rimpatriati, Lampedusa, 19 settembre 2019. ANSA/ ELIO DESIDERIO

Settembre è il mese con il più alto numero di arrivi via mare in Italia nel corso del 2019: già più di 1500 persone, a oggi. Come si spiega?

Migranti, perché gli sbarchi sono in aumento

L’aumento degli arrivi non va attribuito né al governo Pd-M5s, insediatosi da sole due settimane (senza aver modificato per ora alcunchè in campo di politiche migratorie rispetto al passato) né tantomeno al presunto pull factor delle navi Ong (che non esiste): non vi è infatti alcuna relazione fra la presenza delle navi delle ong al largo delle coste libiche e l’aumento degli sbarchi.

I numeri parlano chiaro: dall’1 al 18 settembre, secondo i dati di Matteo Villa (Ispi), quando le navi delle ong erano vicine alla Libia sono partite circa 44 persone al giorno, quando non c'era alcuna nave umanitaria le partenze sono salite a 75. 

Sono due le ragioni per le quali in queste settimane ci sono più arrivi: come già successo nel 2016 e nel 2017 a settembre gli arrivi sono superiori a quelli di agosto: c'entrano condizioni meteo particolarmente favorevoli, prima che nei mesi più freddi ormai alle porte il mare renda di fatto impossibile anche solo pensare di arrivare all'altro capo della rotta del Mediterraneo centrale, e le partenze diminuiranno inevitabilmente.

C'è anche un'altra ragione per la quale in queste settimane gli arrivi via mare stanno aumentando: secondo quanto rivelato da Repubblica i trafficanti di migranti della Libia avrebbero iniziato a sfruttare la rotta che fino a oggi era frequentata prevalentemente da tunisini, ovvero quella degli sbarchi "autonomi" o "fantasma": è una rotta "facile", perché dalle coste tunisine porta a Lampedusa in una sola giornata piena di traversata, a bordo di piccole imbarcazioni di legno molto difficili da individuare per le forze militari. La rotta degli sbarchi autonomi.

"Sui gommoni in partenza dalla Libia le chances di arrivare sono sempre di meno: la percentuale di mortalità è altissima (uno su venti non ce la fa) così come il rischio di venire riportati indietro", scrive Alessandra Ziniti su Repubblica: "[...] I potenti gruppi di trafficanti libici e dell’Africa centrale stanno spostando sulle spiagge al confine tra Libia e Tunisia centinaia di migranti rinchiusi nei centri di detenzione nel deserto e lungo le coste libiche. Colonne di pick up e furgoni fanno la spola di notte tra Tunisia e Libia e non sempre ai posti di frontiera si tengono gli occhi aperti".

Nelle ultime 24 ore altri barchini in partenza dalla Tunisia sarebbero stati fermati.

Coisp: "A Lampedusa poliziotti costretti a turni massacranti"

''Siamo esterrefatti e preoccupati da ciò che sta accadendo a Lampedusa: ai pochi poliziotti presenti viene richiesta un'attività di servizio massacrante, con doppi e tripli turni senza alcuna interruzione, per far fronte ai servizi di vigilanza nel centro di accoglienza dell'isola''. Così Domenico Pianese, segretario generale del sindacato di Polizia Coisp.

''Gli agenti sono costretti a lavorare per 12-18 ore di seguito e vengono chiamati a intervenire anche nel poco tempo concesso loro per riposare. È la sospensione, di fatto, di ogni diritto: sia di quelli basilari di ogni lavoratore sia di quelli specifici dei poliziotti. Non è tollerabile che il peso delle politiche migratorie sia riversato sulla Polizia di Stato, costretta a colmare le carenze strutturali del sistema di accoglienza con condizioni d'impiego insostenibili. Abbiamo sottoposto la questione al Ministro Lamorgese e ci auguriamo che il governo intervenga al più presto'', conclude.

Malta soccorre 262 migranti nella notte

Un totale di 262 migranti sono stati soccorsi nelle acque al largo di Malta nella notte tra venerdì e sabato in quattro diverse operazioni. Lo hanno riferito le forze armate maltesi. La prima imbarcazione trasportava 90 persone, mentre la seconda e la terza, rispettivamente 78 e 59 persone. Altre 36 persone sono invece state trasferite a bordo di una motovedetta maltese dalla nave Ocean Viking.

Le forze armate maltesi hanno riferito che tutte le donne e i minori sono stati trasferiti in ospedale a Malta, ma le loro condizioni risultano stabili. In tutto, sono 459 i migranti accolti da Malta questa settimana. Altre 182 persone rimangono a bordo della nave Ocean Viking di Medecins Sans Frontieres, poiché le autorità della Valletta contestano che il salvataggio sia avvenuto in acque maltesi. In una nota, Msf ha affermato che "l'ordine di sbarcare solo 35 dei 217 naufraghi soccorsi a bordo della nave umanitaria Ocean Viking, gestita in collaborazione da Medici Senza Frontiere (Msf) e Sos Mediterranee, è un'altra vergognosa dimostrazione delle disumane politiche migratorie europee. I leader europei stanno usando le persone soccorse come pedine mentre discutono e negoziano ridistribuzioni e ricollocamenti".

Migranti, De Magistris: "Affrontare temo in modo serio, l'Europa se ne faccia carico"

"Credo che sia venuto il momento, con la nascita del nuovo Parlamento europeo e della Commissione, di affrontare finalmente in modo serio e diverso il tema della tragedia dell'immigrazione". Queste le parole del sindaco di Napoli, Luigi de Magistris, parlando a margine della visita del presidente federale tedesco Frank-Walter Steinmeier. L'ex pm, però, ha aggiunto che "quello dei migranti non è un tema che abbiamo toccato con il presidente tedesco".

Del problema dei migranti, per il sindaco, "se ne deve fare carico l'Europa intera, non può essere lasciato all'Italia e se ne deve fare carico in modo molto diverso. Non solo nella distribuzione delle persone, ma anche nell'instaurare, finalmente, un rapporto diverso con l'Africa". "E' un tema, quello dei migranti, che va affrontato tutti insieme. Dei segnali sembra che comincino a cogliersi, ma - ha concluso de Magistris - sarei cauto prima di dire che c'è un cambiamento concreto. Sicuramente non si vive più ogni giorno con il clima di odio e rancore che l'ex ministro dell'Interno iniettava nel nostro Paese quotidianamente".

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