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Domenica, 28 Aprile 2024
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Stupro di gruppo Caivano, "Ora temo ritorsioni perché li abbiamo denunciati" e si pensa a una raccolta fondi

"A causa della denuncia hanno dovuto fermare la piazza dello spaccio", ha dichiarato la mamma di una delle vittime preoccupata per i suoi figli

L’estate 2023 sarà ricordata per i tanti, troppi, episodi di violenza di gruppo contro le donne, anche minorenni. Tra gli ultimi quelli di Palermo e Caivano, "fatti che riguardano sicuramente i temi della sicurezza e della prevenzione ma sono anche di carattere culturale", ha dichiarato il ministro dell'Interno Matteo Piantedosi, chiosando: "È vero che ci sono piazze di spaccio importantissime a Caivano, ma non solo - ho fatto il prefetto di Roma e so quale sia il problema anche nella capitale - ma l'attività delle forze dell'ordine fa segnare quotidianamente successi".

Due ragazzine di 13 anni violentate più volte dal branco di adolescenti: il racconto dell'orrore

Le famiglie delle vittime temono ritorsioni

Tra i 15 ragazzi coinvolti negli stupri di gruppo di Caivano ci sarebbero anche due figli di boss che gestiscono il traffico di droga. Preoccupata la madre di una delle vittime: "Ora temo ritorsioni perché li abbiamo denunciati" e così si pensa a una raccolta fondi per aiutarla a lasciare il Paese. Ricordiamo che le cuginette sono state allontanate da Caivano e affidate a una struttura protetta immediatamente dopo la denuncia,  nata dopo che il fratello 17enne di una delle vittime ha ricevuto un messaggio in cui veniva invitato a fare attenzione alla sorella. "Ho paura per me, per mia figlia e per gli altri miei 3 ragazzi - dice la madre di una delle bambine - temo la vendetta dei boss che a causa della denuncia hanno dovuto fermare la piazza dello spaccio. Io rivoglio solo mia figlia: non ho mai smesso di occuparmi di lei".

Dopo il sequestro di 10 telefonini e degli smartphone di una delle due cuginette e di quello della madre per cercare di capire quanto le ragazzine fossero controllate e seguite dalle rispettive famiglie, gli inquirenti starebbero analizzando le chat, i video e i messaggi della banda di violentatori per accertare i fatti e le eventuali responsabilità. 

Caivano Parco Verde foto LaPresse

Cuginette stuprate dal branco a Caivano: l’inchiesta si allarga

L'invito a Giorgia Meloni e al Papa

Intanto Maurizio Patriciello, il parroco che da anni denuncia le malefatte della camorra e le colpevoli assenze delle istituzioni, ha invitato la premier Giorgia Meloni a Caivano. Lo stesso ha fatto monsignor Angelo Spinillo, il vescovo della diocesi di Aversa, nel cui territorio rientra la città di Caivano, pensando al Papa. "Proporrò a Papa Francesco, in una eventuale nuova visita in Campania, di venire al Parco Verde - ha detto in un'intervista a Il Mattino -. Sarebbe un segnale forte di attenzione, di vicinanza. Penso al capannone dove si è consumato l'orrore sulle cuginette - ha detto - Conosco il posto. Un monumento all'abbandono. È di fronte a questo degrado che ci si sente più soli, come persone e come comunità".

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