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Domenica, 28 Aprile 2024
Donna

Maria Sole, per Repubblica l'arbitro Ferrieri Caputi non ha cognome: è polemica

Il debutto in serie A per il primo arbitro donna ha spianato la strada a pregiudizi e atteggiamenti molto più radicati di quanto si voglia far credere

E' finita con un sonoro 5-0 la partita Sassuolo-Salernitana, ma a fare rumore più del risultato è stato l'arbitraggio, per la prima volta in serie A affidato a una donna. E già questo la dice lunga. Maria Sole Ferrieri Caputi, 31 anni, è il primo arbitro donna nel massimo campionato di calcio e a far discutere non è la sua performance sul campo - come avviene spesso e volentieri per i colleghi uomini dentro e fuori lo stadio - ma il trattamento ricevuto in quanto donna. Riflettori un po' troppo accesi - e questo, tutto sommato, è anche comprensibile visto l'evento 'storico' -, attenzione quasi morbosa da parte degli 'addetti ai lavori' e quel cognome che scompare, quasi come fosse secondario. 

"Maria Sole ha arbitrato senza schwa e senza asterischi, senza imbarazzi e senza pregiudizi" scrive Repubblica in un articolo, tirando inutilmente in ballo la questione di genere, in questo caso davvero fuori luogo. Un commento che quei pregiudizi tanto condannati, invece di sconfiggerli li rimpolpa. E fa lo stesso Il Gazzettino con il richiamo in prima pagina: "Maria Sole, il debutto della prima arbitra con valzer di gol". "Il primo arbitro in serie A della storia (arbitr@?, arbitr*?) è stato guardato (guardata) da decine di migliaia di occhi maschili e nessuno le ha gridato 'vai a fare i letti', 'datti al pattinaggio' - si continua a leggere nel pezzo online di Repubblica, poi prontamente modificato in corsa con l'aggiunta del cognome - nessuno le ha mancato di rispetto e lei si è presa tutto il rispetto che non è mancato. Autorevole, decisa, molto presente. Insomma, bravissima". Insomma, bravissima nonostante sia una donna? Se lo chiedono in molti sui social, dove è montata la polemica: "Sottolineando così tanto i successi di una donna, sembra che sono i primi ad esserne stupiti - scrive un utente su Twitter - Buon per lei che è brava, ma quindi?".

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La polemica

Gli animi sono infiammati e i cinguettii velenosi: "Maria Sole perché è vostra sorella o perché siete troppo analfabeti per sapere che si chiama Ferrieri Caputi? - tuona Matteo Flora - Trovatemi, grandiose teste di ca***, un articolo in cui avete chiamato solo Pierluigi l'arbitro Collina". E ancora: "Si chiama Arbitro Ferrieri Caputi, non Maria Sole. Ma Repubblica, nel comico tentativo di attaccare lo schwa (palesemente non capendolo) la pensa diversamente, infilando la polemichetta con effetto ridicolo a 1000". "Piccola e con un handicap, è portatrice di utero. Bisogna darle dei buffetti sulla capoccina e chiamarla per nome di battesimo. Che trogloditi", "sembra che stanno parlando della cuginetta scema che è riuscita a dire la filastrocca di Natale" si legge ancora.

Il designatore arbitrale: "Anche Maria Sole verrà contestata come gli altri"

A commentare l'esordio di Maria Sole Ferrieri Caputi anche il designatore arbitrale Gianluca Rocchi: "Se ci fosse davvero maggiore rispetto ed educazione in campo quando fischia una donna, domenica manderei in campo 10 donne ad arbitrare - ha detto ai microfoni di Radio 1 - così avremmo calciatori più tranquilli e allenatori che non protestano". Anche lui, però, dimentica il cognome: "Temo che anche Maria Sole, dopo le prime due o tre partire, verrà contestata e accerchiata come gli altri. Parlando troppo dell'arbitraggio di Maria Sole si rischia di metterle addosso troppa pressione che, in questo momento non serve - ha concluso il dirigente - ha fatto bene, come spero facciano bene altri ragazzi che proveremo in Serie A, perchè hanno qualità e lo hanno dimostrato sul campo, in Serie B, di meritare la massima serie. Più ne parliamo, più non le facciamo del bene. Per un mesetto perderemo Maria Sole. Questo ci dispiace molto, perchè domani partirà alla volta della Libia. Andrà ad arbitrale in un torneo Under 17".

Fabio Caressa e il "sessismo al contrario"

Nessuno sconto né differenze per Ferrieri Caputi, sul campo arbitro prima che donna. E' questo l'unico dato di fatto, come ha sottolineato il telecronista Fabio Caressa: "Non vorrei ci fosse sessismo al contrario. Ferrieri Caputi la giudicheremo come arbitro, per quello che fa, senza avere l'occhio di riguardo perché è donna, quello sarebbe vero sessismo". Peccato, però, che continua ad esserci bisogno di dirlo (e a qualcuno non è ancora chiaro). 

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