Pensioni, stangata dell'Ocse: "Abolite quota 100"... e che batosta sul reddito

Il pensionamento anticipato con quota 100 aumenterà la diseguaglianza e farà aumentare il debito pubblico. L'Italia deve "abrogare le modifiche alle regole sul pensionamento anticipato introdotte nel 2019".  È questa l'indicazione che arriva dall'Ocse nel rapporto sull'Italia appena diffuso in cui, tra l'altro si mette in mostra come la "ripresa modesta" registrata dopo la crisi ora "si sta indebolendo" tanto che nel 2019 "il Pil dovrebbe registrare una contrazione dello 0,2%".

"Per stimolare una crescita sostenuta e inclusiva l'Italia deve mantenere il nesso tra l'età pensionabile e la speranza di vita".

Una dichiarazione ripresa dallo stesso ministro dell'economia Giovanni Tria che -in conferenza con isegretario generale dell'organizzazione con sede a Parigi- spiega come come "Quota 100 non sia solo una misura temporanea ma anche sperimentale perché serve ad affrontare un problema di transizionesul mercato del lavoro"

Quota 100 ha la data di scadenza: chi rischia lo "scalone"

"La riforma Fornero - ricorda il ministro - ha creato problemi di transizione con ricadute di equità sociale ma anche con una interruzione del turn over naturale della forza lavoro, rallentando anche il turn over delle competenze".

Conte: "Stime ocse tra le più pessimiste"

Parole che, come prevedibile, ha trovato ampia eco tra i detrattori del governo gialloverde, ma Lega e 5 stelle si difendono. Se da un lato il premier Conte si affretta a spiegare come "le previsioni dell’Ocse sulla crescita italiana - tra le più pessimiste tra quelle sinora uscite - sottostimino gli effetti della legge di Bilancio", il vicepremier Salvini difende il cavallo di battaglia leghista con l'assunto (tutto da dimostrare, ndr) che quota 100 possa dare "un lavoro sicuro a più di 100.000 giovani italiani e ne sono orgoglioso". Di Maio si affida ai social protestando contro le "intromissioni" degli esperti dell'Ocse: "Qualcuno seduto su una scrivania lontano migliaia di chilometri crede che l'Italia per ripartire debba attuare politiche di austerity? Bene, le facessero a casa loro". 

Le raccomandazioni dell'Ocse all'Italia

Nel report sull'Italia l'Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico ha sottolineato l'indebolimento dell'economia, vengono date anche tre raccomandazioni principali al nostro Paese:

• abrogare quota 100;
• programma pluriennale di riforme
• introdurre un sussidio per i lavoratori occupati a basso reddito.

Quindi oltre al manteniento del nesso tra l'età pensionabile e la speranza di vita per non squilibrare le finanze pubbliche, gli esperti economisti nella "pagella" al governo suggeriscono di equilibrare il sussidio garantito dal reddito di cittadinanza ad un sussidio con cui incoraggiare i disoccupati a cercare un impiego.

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Secondo l'Ocse il programma attuale del Reddito di Cittadinanza rischia di incoraggiare l'occupazione informale e di creare trappole della povertà. Mentre il segretario generale dell'Ocse, Angel Gurria, suggerisce una marcia indietro sul regime di pensionamento anticipato introdotto con 'Quota 100': "Consentirebbe di liberare risorse per 40 miliardi di euro da qui al 2025".

No a quota 100, 'riserva' sul reddito di cittadinanza

L'accento degli economisti è sempre su tre aspetti fondamentali dell'economia italiana: l'alto debito pubblico connesso ad un basso livello di occupazione  hanno portato il Pil italiano procapite ai livelli di vent'anni fa, mentre il sistema bancario si salva grazie alle proponesione al risparmio delle famiglie, anche se oltre dieci anni di crisi economica hanno fatto sfaceli lasciando l'Italia con livelli di povertà elevatissimi, soprattutto tra i più giovani.

Produttività, la grande malattia dell'economia italiana

Come spiegava recentemente anche l'Istat nel settimo rapporto Competitività, tra il 2000 e il 2016 la produttività del lavoro in Italia è aumentata dello 0,4% mentre di oltre il 15% in Francia, nel Regno Unito, in Spagna e del 18,3% in Germania.

Ocse, il rapporto economico sull'Italia

 "Sul fronte della competitività né il costo del lavoro né l'evoluzione dei prezzi sembrano avere svolto un ruolo di freno per il Paese".

A proposito di bassa #produttività uno dei problemi resta il livello del capitale umano. Qui si vede chiaramente come l'Italia sia al penultimo posto in Europa per occupati con un titolo di studio universitario (o equivalente), siamo più di 10 punti sotto media UE. Via @ETUI_org pic.twitter.com/EbFCG4QDuW

— Francesco Seghezzi (@francescoseghez) 27 marzo 2019

Secondo Confindustria, nei prossimi cinque anni alle imprese italiane serviranno circa 300 mila figure professionali tecniche o tecnico-scientifiche che al momento non ci sono. 

Ocse, Di Maio sui Social

"Tra L'Ocse e gli italiani ascolto prima di tutto gli italiani. Il Governo del cambiamento deve mantenere fede alle promesse" commenta il vicepremier e ministro dello Sviluppo economico e del Lavoro, Luigi Di Maio in un videomessaggio postato sui suoi canali social.

"Siamo al Governo da 9 mesi e non ci si può chiedere oggi, al primo giorno del 4 mese del 2019, di abolire una misura che abbiamo approvato 4 mesi fa perché già non sta funzionando. È un pacchetto, è un contratto. Ci dovete lasciare il tempo di realizzarlo."

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