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Venerdì, 26 Aprile 2024
Economia Italia

Pensioni, novità in arrivo dopo la circolare Inps: ecco chi potrà lasciare il lavoro

Pensioni, tutte le novità sull'anticipo pensionistico sociale e volontario, l'adeguamento pensionistico e le novità per lavoratori precoci e gravosi ma anche gli sconti per le madri con figli e i disoccupati

La Circolare Inps numero 28 del 13 Febbraio 2018 ha chiarito come i lavoratori nati entro il 31 luglio 1956 potranno richiedere l'Ape volontario dal 1° gennaio 2020: sono questi lavoratori gli ultimi che riescono a centrare la maturazione del requisito anagrafico per la pensione di vecchiaia (calcolato in base alla normativa vigente attualmente, cioè 67 anni dal 2019) non superiore a 3 anni e 7 mesi entro il 31 dicembre 2019.

Pensioni, tutte le novità sull'anticipo pensionistico

I lavoratori classe 1956 potranno ottenere l'Ape volontario dal 1° gennaio 2020 sino alla decorrenza della pensione di vecchiaia, cioè al 1° agosto 2023. Attenzione però alle clausole dell'anticipo pensionistico.

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Inoltre, che con l'approvazione definitiva della legge di bilancio per il 2018 sono state modificate nuovamente alcune regole per il pensionamento per i lavoratori iscritti a forme di previdenza pubbliche obbligatorie.

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Pensioni, cosa cambia per i lavori gravosi

La recente legge di bilancio ha dispensato dall'innalzamento dell'età pensionabile gli addetti alle cosiddette mansioni gravose a condizione di vantare almeno 30 anni di contributi e che le predette attività risultino svolte per almeno sette anni negli ultimi dieci prima del pensionamento e di non risultare titolari, al momento del pensionamento, dell'Ape sociale.

Stop all'adeguamento dell'età di pensionamento anche gli addetti alle mansioni usuranti e i lavoratori notturni sempre a condizione di vantare almeno 30 anni di contributi.

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Pensioni, Ape sociale per donne con figli

Le donne che vogliono far richiesta dell'anticipo pensionistico sociale ottengono uno sconto di un anno per ogni figlio entro un massimo di due anni sui requisiti contributivi per accedere all'Ape sociale.

Pensioni, Ape sociale per disoccupati

Sempre la legge di bilancio per il 2018 aplia la platea per l'accesso all'Ape sociale anche ai disoccupati per scadenza del contratto a termine: fino ad oggi erano ammessi al beneficio dell’Ape Sociale soltanto i lavoratori in stato di disoccupazione a causa di licenziamento o per dimissioni per giusta causa. 

L’articolo 1 comma 162 tuttavia prevede l’accesso all'Ape sociale solo nei confronti di coloro che non ricorreranno alla quota 41, lasciando, di fatto, i lavoratori precoci al di fuori di questo ampliamento di platea.

Dal 2018 potranno quindi chiedere l’Ape sociale anche i lavoratori rimasti disoccupati a seguito di scadenza di contratto a termine a patto che nei 3 anni precedenti la cessazione del contratto abbia avuto periodo di lavoro dipendenti di almeno 18 mesi.

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