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Venerdì, 26 Aprile 2024
ECONOMIA

Reddito di cittadinanza, il Movimento 5 stelle apre al Pd

Di Maio: "Pronti ad ascoltare le proposte di Renzi in commissione". Ma c'è un paletto: "Sia di almeno 780 euro al mese". Grillo tuona: "I sindacati non lo vogliono"

ROMA - Per un 'grillino' che apre, c'è un Grillo che chiude. Parliamo del reddito di cittadinanza o, come preferiscono chiamarlo i 'democratici', "sussidio universale per chi perde il lavoro". Il vicepresidente della Camera, Luigi Di Maio, accoglie con favore la proposta di Area Riformista e punta a scoprire fino in fondo le carte del Pd. Ecco le sue parole in un'intervista a La Stampa: "I democratici inizino in commissione a presentare gli emendamenti senza ritardare ulteriormente sulle audizioni. Li vaglieremo. Se non si toccano i 780 euro al mese si può discutere di tutto".

LA CIFRA "MINIMA" - "780 euro al mese - spiega di Maio- è la soglia di povertà certificata. Ci sono tanti professionisti, pensionati e disoccupati che guadagnano di meno ed hanno diritto alla dignità". Di Maio chiarisce: "Non vedo punti d`incontro se il reddito costa 17 miliardi e loro vogliono dare meno soldi ai cittadini. Ma sono impaziente di leggere le loro proposte in commissione al Senato. Le coperture le possiamo discutere ma devono arrivare ai 780 euro".

IN COMMISSIONE - "Andiamo in commissione al Senato - propone Di Maio - e lavoriamo anche di notte. Io fermerei tutti i lavori del parlamento e approverei solo questa legge. In un solo colpo facciamo formazione lavoro, lavori di pubblica utilità, aiutiamo chi non arriva a fine mese e annientiamo il voto di scambio".

LA PROPOSTA PD - Il progetto lanciato da Area Riformista (la minoranza Pd guidata da Roberto Speranza), presentato la settimana scorsa a  Cosenza da Enza Bruno Bossio, deputata democratica eletta in Calabria e prima firmataria della proposta di legge per l'introduzione del reddito minimo in Italia, punta a un sussidio universale per tutti coloro che perdono il lavoro, per tutti coloro che hanno perso il diritto all'indennità o non l'hanno mai acquisito, e sono poveri sia come famiglia sia come membri della famiglia stessa".

Don Ciotti e Grillo insieme per il reddito di cittadinanza | Foto da Facebook

GRILLO NON SI FIDA - Poche parole, ma chiare e nette. Da Beppe Grillo, come suo stile, nessuna apertura al Pd che dice di voler introdurre il redditori di cittadinanza. Ecco cosa ha dichiarato ad Agorà, su RaiTre:  "Se l'avessero voluto l'avrebbero già fatto il reddito di cittadinanza. Manca la volontà politica, non vogliono i sindacati, ci sono gli ammortizzatori sociali". Per un grillino che apre, ecco Grillo che chiude. Al Pd.

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