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Sabato, 27 Aprile 2024
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Asia Argento parla dei messaggi ricevuti da Bourdain, la sera prima del suicidio

Lo chef americano si è tolto la vita nel 2018. All'epoca aveva una relazione con l'attrice

Ospite di Mara Venier a Domenica In, Asia Argento ha finalmente commentato la vicenda che la lega al suicidio di Anthony Bourdain. Com'è noto, infatti, proprio in queste settimane, il New York Times ha pubblicato parte di una biografia non autorizzata dello chef morto suicida nel 2018, in cui vengono trascritti gli sms che l'attrice e il volto tv americano si sono scambiati la sera prima della morte. Quella sera, ammette oggi Asia, Anthony era strano, diverso dal solito, ma lei ha deciso di mantenersi distante nonostante la sua richiesta d'aiuto, lasciandolo alle cure del suo migliore amico. 

Una coppia aperta, entrambi erano alcolisti

Una storia durata circa un anno, quella tra Anthony ed Asia. Poi, a giugno 2018, Bourdain fu rinvenuto morto in un hotel in Francia. I due erano una coppia aperta, racconta oggi Asia, che però aggiunge di aver capito anche grazie a questo che "le coppie aperte non funzionano". Entrambi soffrivano di alcolismo, entrambi provavano a supportarsi ma "nei limiti del possibile, perché quando si è entrambi alcolisti si tende ad affogare insieme". L'alcolismo e la depressione sono punti cardine della relazione, che si concluderà nel più tragico dei modi. 

Quindi, ospite di Venier, l'attrice passa a spiegare chi ha venduto gli sms di Bourdain allo scrittore che ne ha fatto una biografia non autorizzata. "Dopo che sei morto da tanto tempo, gli avvolto si moltiplicano - dice l'artista - Gli avvoltoi intorno a lui si sono venduti messaggi e telefono. C'era tanta gente che si approfittava di lui, che era uomo ricco e potente".

Anthony Bourdain, gli ultimi sms con Asia Argento prima del suicidio: "Non mi rompere"

Il contenuto dei messaggi con Bourdin. Lei scrisse "Non mi rompere le palle"

In questi messaggi, pubblicati appunto dal Nyt, si legge Asia scrivere allo chef "Non mi rompere le palle" e lui rispondere "Ok". "Lui aveva bevuto ed era strano quella sera, petulante - continua Asia - Mi aveva telefonato, io ero allegra, ad un passo da X Factor, ovvero una occasione professionale che mi avrebbe ridonato il sorriso, e sentirlo mi avrebbe riportato giù. Non capivo... Non era geloso, era strano". 

A chi la accusa di essere stata causa della morte di Bourdain, Asia risponde: "Uno non si toglie la vita per un solo motivo. Bourdain ci lascia una grande lezione: il suicidio è un gesto estremo e chi lo fa cerca solo sollievo; vuole solo trovare sollievo dalla depressione, una malattia che è ovunque. Lui soffriva di disturbo bipolare. E, quando uno si trova in questa condizione, non chiede aiuto perché si vergogna. Lui non l'ha chiesto né a me né a sua moglie". 

Lui la chiama ben tre volte, lei era stata vista con un altro

Quella sera Bourdain chiama Asia per ben tre volte. Lei era stata appena paparazzata con un giovane giornalista francese. "Io lo avevo avvertito di questo e lui mi aveva risposto che non lo infastidiva - ricorda oggi - Ad infastidirlo era la sua immagine pubblica". Quell'ultima sera, Asia percepisce che c'è qualcosa di più serio. "C'era qualcosa che non mi spiegavo, era lì col suo migliore amico e questo mi ha tranquillizzato. Invece purtroppo non c'ha visto più, ed è questo che succede ai suicidi". 

Dopo la morte di Bourdain, la famiglia dello chef avrebbe fatto in modo di far ricadere le colpe su Asia, almeno mediaticamente. "C'è stato un disegno - dice lei - di addossarmi la colpa, colpa che mi sono data io stessa, ma sarebbe riduttiva. Se ci fosse da prendermi la colpa, lo farei. Ma lui era un uomo grande, intelligentissimo ma fragile, che nascondeva la sua fragilità dietro l'immagine del gitano bad boy".  

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