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Sabato, 27 Aprile 2024
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Michelle Hunziker: "Quando ero incinta di Aurora ero una pazza, Eros era disperato", poi parla della nascita di Cesare

La conduttrice ha rilasciato un'intervista a Diletta Leotta ai microfoni del podcast Mamma Dilettante e ha parlato anche del parto di Aurora

Michelle Hunziker non si è mai sottratta, ha sempre raccontato, quando ha voluto ed era il momento per condividere non ha mai indietreggiato. Michelle in questo momento della sua vita sta vivendo nuove importati emozioni, al momento si trova in Sardegna con tutta la sua famiglia compreso, ovviamente, il piccolo Cesare. È tornata proprio lì dove l'anno scorso ha scoperto che la sua bimba, Aurora, sarebbe diventata mamma.

La conduttrice vive l'essere nonna con una gioia incontrollabile, quando parla di Cesare Augusto inevitabilmente si commuove e ricordando il momento in cui è nato, nell'esclusiva clinica svizzera dove la stessa Michelle ha partorito le sue tre figlie, ai microfoni di "Mamma Dilettante" intervistata da Diletta Leotta la voce per un attimo si è rotta dall'emozione.

Michelle ha parlato delle sue gravidanze, di quella di Aurora e anche di come ha deciso di educare le sue figlie: ovvero rendendole fin da piccole padrone del loro corpo e quindi della conoscenza di loro stesse.

Le gravidanze di Michelle: "Mentre ero incinta di Auri ero una pazza" e la reazione di Eros

"La gravidanza è un periodo pazzesco - ha raccontato Michelle a Diletta -, io se avessi potuto avrei fatto 10 figli. Non capisco perché quando sei incinta le altre donne, che lo sono state, ti dicono tutte le cose peggiori. È vero non è una passeggiata a ciel sereno, è vero hai le nausee però è un periodo pazzesco della nostra esistenza. E c'è l'invidia della pancia, una roba inconscia, e quindi ti raccontano le cose che sono andate male nel parto, il dolore".

"Io ho avuto Auri quando avevo 19 anni, ero già pronta, l'abbiamo desiderata tantissimo. Quando è nata mi sono occupata di lei, ma poi sono tornata a lavoro, subito - ha spiegato la conduttrice -. Per questo non ne ho fatto uno dopo l'altro, ma se fosse andata in altro modo oggi ne avrei 10 perché la gravidanza di quando avevo 19 anni è stata fantastica. Io ero una matta totale, ora lo posso dire e spero mi perdoneranno perché ero una pirla di 19 anni, ma io andavo a sciare, a cavallo, il povero Eros era disperato mi diceva 'Nooo, stai ferma'".

"Diventare mamma a 19 anni e poi superati i 30 sono due cose diverse: a 19 non hai esperienza di vita, quindi sei una bimba tu, quindi ti aggrappi alle regole almeno è quello che ho fatto io. Mi hanno tirata su come un soldatino e Auri dice che ero un generale, perché non le facevo passare niente, però poi giocavo tantissimo quindi c'era la parte ludica e d'instancabilità e Auri era più stanca di me. Io la svegliavo ogni mattina alle 6.30 anche la domenica perché avevo molte cose da fare e poi viaggiavamo sempre". "Con Auri c'è tantissimo vissuto e abbiamo vissuto tante cose insieme, io me la portavo a Los Angeles e in tutti i viaggi di lavoro ma non solo. Siamo cresciute insieme".

Alla domanda se il loro rapporto sia cambiato dopo il parto di Aurora, Michelle risponde serenamente: "Adesso il nostro rapporto è incredibile. È stata un'esperienza che penso mi porterò con me per tutta la vita, il momento in cui è uscito dalla pancia di mia figlia, è stato pazzesco e poi anche come la mia Auri è diventata mamma all'istante. Ha visto il suo bebè ed è diventata mamma. Lei era pronta mentalmente, ma aveva tante paure che sono poi scomparse". "Uscire di casa in due e tornare in tre... È stupendo, io mi ricordo la mia prima esperienza e dici e 'mo' dove la metto', poi invece viene tutto naturale".

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Il parto cesareo di Aurora

Recentemente su Instagram Aurora ha raccontato di aver dato alla luce Cesare con parto cesareo, anche se lei avrebbe tanto voluto un parto naturale, per questo motivo di sentiva in colpa perché desiderava moltissimo un parto naturale. A spiegare alcuni dettagli è stata Michelle: "Auri ha fatto il cesareo, erano tutti spaventati dal peso di Cesare, tante volte fanno le previsioni e dalla pancia di Auri e da quanto era stanca, pareva che al momento del parto il bimbo sarebbe stato molto oltre i 4 chili e quindi si sono spaventati, anni fa era normale partorire bambini così grandi, oggi no, si spaventano e quindi hanno indotto il parto prima - secondo il parere della nonna - quindi lei ha fatto tre giorni di induzione, è stata una fortissima, ha resistito fin quando ha potuto perché voleva un parto naturale, ma alla fine hanno fatto il cesareo". "Se potete e non c'è nessun tipo di pericolo, scegliete il parto naturale: partorisci e torni a lavorare anche dopo tre secondi", consiglia per sua esperienza diretta Michelle che ha avuto due parti naturali e un cesareo in quanto Celeste era podalica.

Michelle poi però ci tiene a precisare una questione che le sta particolarmente a cuore riguardo alle mamme che tornano a lavoro: "Sulla mammitudine ci sono molte versioni, ogni mamma ha la propria storia e non bisogna giudicare. Le mamme libere professioniste se non lavorano non guadagnano, quindi devono tornare a lavorare. Io ad esempio dopo cinque giorni ero tornata a lavoro: Celeste e Sole le ho partorite mentre facevo Striscia, mi hanno sostituita con il Gabibbo due giorni. Pii certo io non è che dovevo svegliarmi alle sei di mattina e tornare alle sei di sera. Però è giusto e bellissimo prendere la maternità, soprattutto per chi fa un lavoro stancante, come anche i papà è giusto che se la possano prendere, però a livello biologico tu partorisci e sei in forma, se tutto è andato bene".

L'amore di mamma e nonna: "Il cuore ha tanto spazio"

"Ogni figlia che è nata era un'emozione nuova e grande in cui mi scoppiava il cuore - ha raccontato Michelle a Diletta Leotta -, ogni volta mi domandavo amerò così tanto anche il secondo figlio? E poi nascono e dici cavolo ma il cuore ha tanto spazio. E ognuno di loro è un universo a sé".

Poi inevitabilmente parla di Cesare e le emozioni che lei prova nei confronti del piccolo sono indescrivibili: "È come avere un bambino tuo che non è uscito da te, è una sensazione molto difficile da spiegare, le nonne che mi incontravano per strada mi dicevano: 'Ti sembra di rinascere'. Quando porto le bimbe a scuola e poi vado da Auri per darle una mano, quando lo vedo capisco che è famiglia anche se non è mio".

Come di consueto a fine intervista Leotta pesca da una recipiente una "domanda scomoda", quella capitata a Michelle riguarda lo spiegare ai bambini come nascono, ma questa per lei è tutt'altro che scomoda: "Per me rispondere a come nascono i bambini non è una domanda scomoda, perché io sono nata in una famiglia open minded, mio papà e mia mamma giravano nudi per casa e poi siamo sempre stati molto liberi: io a sei anni sapevo la differenza tra sesso, amore e come si facevano i bambini. Quindi anche le mie figlie lo sono, oggi come oggi a maggior ragione perché sono bombardate da immagini di sessualità e incappano in pornografia molto presto e allora è meglio che sappiano molto molto bene a cosa andranno incontro. Perché se sai, sai proteggerti, essere attente, selezionare già da subito".

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