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Martedì, 30 Aprile 2024
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L’Isis ha rivendicato la strage di Las Vegas: "Spari sulla folla al concerto, 58 morti"

A maggio in un video il gruppo jihadista aveva esortato lupi solitari a colpire la celebre città del divertimento del Nevada. L'attentatore, Stephen Paddock, un 64enne bianco, si è suicidato. Il bilancio finale è drammatico: 58 i morti e 400 i feriti

 L’Isis ha rivendicato l’attentato di Las Vegas, affermando che Stephen Paddock era uno dei suoi “soldati” e che si era convertito all’Islam “mesi fa”. La rivendicazione, diffusa attraverso Amaq, l’agenzia di stampa degli estremisti, è tutta da verificare, ma a maggio in un video il gruppo jihadista aveva esortato lupi solitari a colpire la celebre Strip della città del divertimento nel Nevada.

La triste conta dei morti è destinata ad aumentare: l'ultimo bilancio parla di 58 morti e 400 feriti. Secondo le autorità non ci sono tuttavia evidenze che Paddock, il 64enne che ha sparato sugli spettatori del festival musicale "Route 91 Harvest festival" sia affiliato ad Isis; secondo il fratello, l'uomo non aveva affiliazioni politiche o religiose.

La più grave strage nella storia delle sparatorie in Usa

Stephen Paddock, secondo quanto ha dichiarato in conferenza stampa lo sceriffo di Las Vegas Joe Lombardo, si sarebbe suicidato.

"Crediamo che l’individuo si sia ucciso prima della nostra irruzione" ha detto Lombardo. Lo sceriffo ha poi confermato che oltre 50 persone sono morte e oltre 400 sono rimaste ferite. Nella stanza d’albergo da cui Paddock ha aperto il fuoco sulla folla, sono state trovate circa dieci armi, ha aggiunto.

La polizia è anche “convinta, ma non sicura al 100%”, di aver localizzato Marilou Danley, una donna che viveva con il killer.

Chi è il killer di Las Vegas: "Pensionato che amava poker"

Stephen Paddock, il 64enne autore della strage di Las Vegas, era un contabile in pensione con la licenza da pilota d'aereo e amava giocare a poker con puntate da 100 dollari. Il fratello, Eric, residente in Florida, ha rivelato che loro padre, deceduto da pochi anni, era stato un rapinatore di banche ed era finito nella lista dei 10 più ricercati dell'Fbi.

Stephen risiedeva da giovedì al 32mo piano dell'hotel Mandalay Bay Resort and Casino: qui la polizia ha trovato almeno 10 fucili. Non aveva problemi economici, andava spesso in crociera dove giocava a poker e giocava alle slot-machine. Risiedeva a Mosquite, città del Nevada di 18.000 abitanti, 120 chilometri a nord-est di Las Vegas. Qui l'Fbi ha trovato armi e munizioni.

La polizia ha precisato di non aver mai avuto a che fare in passato nè con l'assassino, nè con la compagna Marilou Danley con cui conviveva e di cui Stephen  aveva usato alcuni documenti. Lei si trovava nella Filippine al momento della strage. L'ultimo contatto con i familiari risaliva a un mese fa, quando aveva inviato un sms al fratello per chiedergli della madre durante il passaggio dell'uragano Irma. Poi la strage: Paddock avrebbe sparato raffiche di mitra dalle finestre di un piano alto del Mandalay Bay Hotel, probabilmente il 32esimo, sugli spettatori riuniti in un’arena all’aperto per l’ultima serata del festival di musica country Route 91 Harvest.

I video pubblicati sui social media mostrano il panico degli spettatori, che poco dopo le 22 locali, fuggono dalla platea sotto le raffiche di mitra.

Trump: "E' stato un atto di puro male"

"È stato un atto di puro male". Così il presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, ha definito la strage commessa nella notte tra il primo e il 2 ottobre 2017 a Las Vegas. "Ai familiari delle vittime dico che stiamo pregando per voi e siamo qui per voi -  ha continuato Trump - in situazioni come quella di Las Vegas gli americani si uniscono".

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