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Domenica, 28 Aprile 2024
Rischio Escalation / Iran

Cargo greco colpito da un missile nel Mar Rosso. L'Iran bombarda in Siria e Iraq

Dopo gli attacchi missilistici degli scorsi giorni, da parte di Usa e Gran Bretagna, i ribelli Houti tornano a colpire. E l'Iran intanto lancia missili in Siria contro il sedicente Stato Islamico e nel Kurdistan iracheno contro una "base di spionaggio israeliana"

Un cargo greco, battente bandiera maltese, è stato attaccato e colpito da un missile mentre transitava nel sud del Mar Rosso diretto verso nord. Lo riferiscono varie agenzie di stampa, tra cui la greca Ana-mpa. L'imbarcazione si chiama Zografia ed è una portarinfuse, ovvero una nave usata per trasportare carichi non liquidi e non stoccati in container o pellet. 

L'imbarcazione sarebbe stata colpita mentre transitava nel Mar Rosso a 76 miglia nautiche a nord-ovest del porto yemenita di Saleef.  La deflagrazione avrebbe causato gravi danni alla nave che, al momento, non ne pregiudicano però la navigabilità. A bordo si trovano 24 membri dell'equipaggio, la cui nazionalità non è ancora stata chiarita.

Un atto che contribuisce a far salire la tensione nel Mar Rosso, dopo gli attacchi di Usa e Gran Bretagna contro i ribelli Houthi degli scorsi giorni per scongiurare i continui lanci di missili contro le navi transitanti nell'area. Attacchi che stavano mettendo in crisi il commercio internazionale. Ma lo scenario diventa più critico anche nella vicina Siria e in Iraq

L'Iran attacca la Siria e il Kurdistan iracheno: "Risposta ad attentato Isis" 

Nella mattinata di oggi, martedì 16 gennaio 2024, l'Iran ha lanciato missili balistici su obiettivi definiti "terroristici" in Iraq e in Siria e avrebbe ucciso almeno 4 civili nel Kurdistan iracheno. I missili si sarebbero abbattutati alla periferia di Erbil, capitale del Kurdistan autonomo nel nord dell'Iraq, dove l'Iran sostiene di aver preso di mira e distrutto un "quartier generale di spionaggio israeliano". Inoltre gli attacchi iraniani si sarebbero concentrati anche in Siria contro raduni di gruppi terroristici anti-iraniani nel territorio del sedicente "Stato Islamico". L'attacco secondo le autorità iraniane è una risposta agli attentati che hanno provocato quasi cento morti nella città di Kerman lo scorso 2 gennaio rivendicato dall'Isis. 

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L'azione è stata condannata da Washington: Adrienne Watson, portavoce del Consiglio di sicurezza nazionale della Casa Bianca, ha parlato di "una serie di attacchi sconsiderati e imprecisi". Ma ha fatto salire alle stelle la tensione fra Iraq e Iran. Il ministro degli esteri iracheno ha infatti decido di richiamare l'ambasciatore a Teheran per consultazioni. 

"Gli attacchi missilistici della scorsa notte da parte delle Guardie Rivoluzionarie contro 'una base di spionaggio del Mossad' a Erbil, in Iraq, e anche contro 'basi terroristiche' a Idlib, in Siria, sono stati la potente difesa delle forze iraniane della sovranità e della sicurezza del Paese" ha dichiarato il portavoce del ministero iraniano degli Esteri Nasser Kanani.

E arriva la anche la condanna di Francia e Gran Bretagna, con il ministro degli Esteri britannico David Cameron, che ha parlato di "azioni immotivate e ingiustificate".

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