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Domenica, 28 Aprile 2024
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India, sconfitto alle elezioni il governatore del Kerala che accusò i marò

Oommen Chandy, esponente del partito del Congresso nazionale indiano, è stato battuto da da un fronte di partiti comunisti. Nei mesi scorsi, Chandy era stato accusato di corruzione

Il governatore dello Stato indiano del Kerala, noto per le sue posizioni intransigenti sul caso dei due marò italiani, è stato sconfitto alle elezioni locali. Ooomen Chandy ha perso alle urne contro un fronte di partiti comunisti nelle elezioni per il rinnovo dell'assemblea legislativa dello Stato meridionale indiano.

Chandy, esponente del partito del Congresso nazionale indiano guidato da Sonia Gandhi, aveva insitito nel rivendicare la giurisdizione dell'India nell'incidente della petroliera Enrica Lexie a largo delle cose del Kerala e a più riprese aveva richiesto al governo di New Delhi di attivarsi per assicurare il rientro in India di Massimiliano Latorre, attualmente in Italia, e per impedire il rilascio del suo collega Salvatore Girone.

LE ACCUSE DI CORRUZIONE - Nei mesi scorsi, Oomen Chandy era finito nell'occhio del ciclone perché accusato di aver incassato una presunta tangente da 19 milioni di rupie (pari a oltre due milioni e mezzo di euro) per favorire un'azienda produttrice di pannelli solari. All'indomani della notizia, attivisti del Fronte Democratico di Sinistra (LDF) erano scesi in piazza per manifestare e il leader del partito aveva chiesto le dimissioni di Chandy.

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