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Sabato, 27 Aprile 2024
La strategia

Il piano segreto di Hamas

I dettagli sull'attacco dello scorso 7 ottobre rivelati dal Washington Post: i miliziani volevano scatenare una "guerra regionale", arrivando fino alla Cisgiordania. Un duro colpo contro Israele in grado di focalizzare l'attenzione sul conflitto palestinese

L'intento di Hamas nell'attacco sferrato lo scorso 7 ottobre non era soltanto quello di uccidere il maggior numero di israeliani e prendere più ostaggi possibile, ma scatenare "una guerra regionale", un conflitto "più ampio e profondo". A rivelarlo è un articolo del Washington Post: Hamas voleva infliggere a Israele un colpo di dimensioni storiche e provocare una massiccia risposta militare da parte di Netanyahu. I miliziani avevano anche il compito di arrivare fino alla Cisgiordania,  infliggendo così anche un duro colpo all'Autorità nazionale palestinese (Anp).

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Nei documenti citati dal quotidiano statunitense vengono svelate alcune tattiche utilizzate da Hamas per fare breccia nell'intelligence israeliana. Dopo aver violato la barriera israeliana in una trentina di punti, i militanti di Hamas hanno organizzato il massacro e civili in circa trenta posti tra villaggi, città e avamposti militari. Nuove prove dimostrano che erano pronti ad andare oltre. I militanti avevano una scorta di cibo per diversi giorni, munizioni ed equipaggiamento militari, con le istruzioni per muoversi sul territorio israeliano e colpire le città più grandi in caso di successo dell'attacco. Le squadre d'assalto di Hamas sono riuscite a penetrare fino a Ofakim, a circa metà della distanza tra la Striscia di Gaza e la Cisgiordania. Secondo i funzionari citati dal Washington Post, i miliziani erano muniti di mappe che suggerivano l'intenzione di arrivare fino al confine con la Cisgiordania. Una vittoria che avrebbe avuto un grande significato, un colpo simbolico contro Israele. 

Perché Hamas ha detto che stato di guerra diventerà "permanente" 

Secondo Rita Katz, direttrice esecutiva del Site Intelligence Group, Hamas, anche se la leadership di Hamas venisse effettivamente distrutta, i seguaci di Hamas continueranno a celebrare il 7 ottobre con un giorno di vittoria: "'È la prima volta, da che posso ricordare, che Hamas è diventato così importante su scala globale. Molte persone hanno già dimenticato il 7 ottobre perché Hamas ha immediatamente cambiato la discussione. Ha focalizzato l'attenzione su Israele, non su loro stessi. Ed è esattamente quello che volevano". Un attacco sanguinoso e spietato che per la prima volta ha focalizzato l'attenzione di tutto il mondo sul conflitto palestinese.

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