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Sabato, 27 Aprile 2024
Il piano del ministro

Il decreto sugli autovelox in arrivo: cosa cambia

Salvini avverte i sindaci e spinge per una "omologazione nazionale". Uno dei paletti allo studio è il limite dei 50 km/h per i rilevatori in città. Ma la stretta riguarderà anche le strade extraurbane

Sugli autovelox il governo è pronto a emanare un decreto. "Non può esserci il fai da te", è il refrain ripetuto a più riprese dal ministro delle Infrastrutture Matteo Salvini che sta studiando un modo per limitare il potere dei sindaci e dettare delle regole che garantiscano un'omogeneità a livello nazionale. La tesi di Salvini è nota: troppo spesso i Comuni usano gli autovelox "per fare cassa". Vero o falso che sia, certo è che nel 2023 gli incassi effettivi da multe stradali sono aumentati del 6,4% rispetto al 2022, e addirittura del 23,7% rispetto al 2019 (dati del Sole 24 Ore). Non solo. Con 11.130 mila apparecchi installati, secondo il Codacons l'Italia è anche il Paese europeo con il maggior numero di autovelox. Assoutenti calcola poi che solo nelle venti principali città italiane questi apparecchi hanno garantito 76 milioni di euro di incassi nel 2022, con "non poche anomalie".

"Gli autovelox dovranno essere omologati a livello nazionale"

Se da una parte, le associazioni delle vittime della strada chiedono limiti più stringenti e un rafforzamento dei controlli (anche con l'ausilio di nuovi rilevatori), Salvini vuole andare in un'altra direzione, consapevole che molti automobilisti sono sempre più insofferenti a multe e sanzioni. Ospite di Rtl 102.5, il ministro ha confermato che il governo sta pensando ad una "omologazione nazionale" perché se è vero che gli autovelox possono avere un ruolo cruciale "per salvare vite vicino a scuole, ospedali, una curva pericolosa", quando vengono installati "dalla mattina su stradoni per tassare gli automobilisti hanno poco a che fare con la sicurezza".

La stretta sugli autovelox "selvaggi" sarebbe ormai prossima. Salvini ha già avvertito i sindaci: "Stiamo lavorando al nuovo Codice della strada per ridurre morti e feriti. Gli autovelox dovranno essere omologati a livello nazionale e i sindaci dovranno spiegare perché li mettono e dove e con quale motivazione", ha detto intervistato dal Gr1.

Il limite dei 50 km/h agli autovelox in città

Proclami a parte, i dettagli della stretta sono ancora sconosciuti, anche se qualcosa inizia a trapelare. Secondo "Il Sole 24 Ore", uno dei paletti potrebbe essere l'introduzione di un limite di 50 km/h per l'installazione degli autovelox sulle strade urbane. In poche parole i rilevatori di velocità diventerebbero vietati nelle così dette "zone 30", ma ci saranno dei paletti anche per le strade extra-urbane. Più in generale, gli autovelox dovranno essere collocati seguendo il criterio della tutela della sicurezza della circolazione: "Se vengono moltiplicati dalla sera alla mattina anche su stradoni a due corsie per fare cassa e tassare gli automobilisti - è il ragionamento del ministro -, sono semplicemente un'altra tassa". Il decreto sarebbe in dirittura d'arrivo: l'intenzione è di vararlo entro un mese.

"Se più multe autovelox in stesso tratto strada, se ne paga una"

"Nel caso in cui si prendano più multe per autovelox nello stesso tratto stradale, in un periodo di tempo di un'ora e di competenza dello stesso ente si paga una sola sanzione: quella più grave aumentata di un terzo, se più favorevoli". E' questo uno degli emendamenti approvati, nel corso dell'esame parlamentare della riforma del Codice della strada, secondo quanto ha spiegato la relatrice del provvedimento Elena Maccanti della Lega.

I familiari delle vittime: "L'unico criterio deve essere la tutela della vita umana"

I nuovi paletti non faranno felici le principali federazioni, fondazioni e associazioni italiane di familiari di vittime sulla strada che già nei giorni scorsi sono intervenute nel dibattito pubblico sulla sicurezza stradale lanciando un appello a sindaci e governo per la diffusione delle zone 30 km/h e per garantire più controlli. Le "fondazioni e associazioni di familiari di vittime sulla strada" ricordano in una nota che "secondo il codice della strada i limiti di velocità vanno stabiliti in base a un unico criterio", ovvero "per la tutela della vita umana", che "essendo il bene più prezioso, viene prima di ogni altro interesse". Le associazioni chiedono poi di "estendere le zone a 30 km/h" in città e si augurano che i provvedimenti in discussione, come il decreto ministeriale sugli autovelox, "non depotenzino ma anzi rafforzino le possibilità di riduzione della velocità". 

Fleximan nel Milanese: 4 autovelox abbattuti

Nel Milanese spunta un altro emulo di Fleximan: a Buccinasco sono stati abbattuti quattro nuovi autovelox, che erano stati posizionati dall'amministrazione comunale soltanto qualche giorno fa. A comunicarlo è stato il sindaco Rino Pruiti, parlando di "un gesto vile a opera di delinquenti che dimostrano di non avere rispetto per la vita e la tutela delle persone, oltre che per i beni comuni". La scorsa notte un automobilista ha chiamato il 112 riferendo dell'abbattimento di un autovelox in via Meucci. I carabinieri ne hanno poi scoperte altre tre, in via Emilia e via De Amicis. Al momento non vi sono state rivendicazioni per il gesto, come accaduto in altre zone d'Italia. "Non volete rischiare di prendere una multa? Rispettate i limiti di velocità, andate piano, rispettate la vita", ha detto il primo cittadino.

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