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Lunedì, 29 Aprile 2024
ipotesi bocciata

Fisco, Ruffini risponde a Salvini: "La lotta all’evasione è un atto di giustizia"

Salvini delinea il perimetro dell'ipotesi di riduzione delle sanzioni penali e amministrative a carico di coloro che non sono in regola col fisco

Fare pace con il fisco, per liberare "milioni di italiani ostaggio da troppi anni dell'Agenzia delle entrate", aveva detto durante il weekend il vicepremier, Matteo Salvini. Che, a distanza di qualche giorno, torna sul tema e rilancia ancora sull'ipotesi di rivedere la posizione debitoria di tanti italiani. 

L'idea di Salvini: ridurre la sanzioni penali e amministrative

"Ci sono, a oggi, 15 milioni di italiani che hanno fatto la dichiarazione dei redditi ma hanno un conto aperto con l'Agenzia delle entrate; non posso pensare che un terzo degli italiani, tolti i minorenni, siano delinquenti", è il pensiero del leader del Carroccio. Per Salvini si tratta di persone che hanno avuto un problema e non ce l'hanno fatta a pagare tutto quello che dovevano - è l'indicazione del vicepremier - e "dovrebbero essere aiutati non condannati". Parlando coi giornalisti a Cagliari, dove è per inaugurare il distretto della cantieristica nautica nel porto Canale, Salvini delinea il perimetro dell'ipotesi di riduzione delle sanzioni penali e amministrative a carico di coloro che non sono in regola col fisco.

Come Salvini vuole liberare gli italiani "ostaggi dell'Agenzia delle entrate"

Salvini prospetta "una pace fiscale per quelli che hanno fatto le dichiarazioni ma non si sono riusciti a versare tutto", che rappresenterebbe - secondo lui - un vantaggio per lo Stato che incassa "una marea di miliardi da usare per stipendi e pensioni e significa una liberazione per 15 milioni di persone".

Ovviamente la morale sugli "evasori totali" non manca. "Poi gli evasori totali che non hanno mai pagato una lira, e magari vedrete quest'estate in Sardegna o in Sicilia, quelli vanno in galera per quello che mi riguarda", ha aggiunto Salvini, facendo quindi una distinzione tra chi evade grosse somme (che devono finire dietro le sbarre) e chi, invece, non riesce a sanare i debiti con il fisco. Ed ecco che ritorna un'idea ricorrente per il leghista, che rispolvera il tema centrale del governo Meloni. Il fisco è contro i cittadini, sembra sostenere l’esecutivo. Tant’è che la premier a fine maggio da Catania aveva definito le tasse "pizzo di Stato", scatenando un vespaio di polemiche e proteste da parte delle opposizioni.

"L'Agenzia non è una entità belligerante"

Le uscite di Salvini però non sono piaciute al numero uno dell'Agenzia delle Entrate. "Il contrasto all'evasione non è volontà di perseguitare qualcuno", ha dichiarato Ernesto Maria Ruffini, intervenendo al convegno "Facciamo l'Italia semplice".

Così i più ricchi pagano già meno tasse

"È un fatto di giustizia nei confronti di tutti coloro che, e sono la stragrande maggioranza, le tasse anno dopo anno le pagano", ha sottolineato il direttore dell'Agenzia sollevando il tema su quanto il lavoro della riscossione delle tasse sia essenziale per il funzionamento di tutta la macchina pubblica.  "L'Agenzia è una amministrazione dello Stato, non un'entità belligerante", è l'affondo di Ruffini. 

Zangrillo critica Salvini

Sul tema Salvini fatica a trovare la sponda anche tra gli esponenti del suo governo. Il ministro per la Pubblica amministrazione Paolo Zangrillo, a margine dell'evento organizzato dall'Agenzia delle Entrate, sembra scaricare il leader del Carroccio. Sul tema della pace fiscale per le cartelle sotto i 30.000 euro "Salvini ha espresso un suo pensiero - afferma Zangrillo -. Io penso che abbia ragione il Capo dello Stato quando nel discorso di fine anno ha detto che la Repubblica sta nel senso civico delle persone che pagano le tasse.

La prima regola è che le imposte vanno pagate, poi è evidente che dobbiamo essere capaci (ed è uno dei temi nel programma di questo governo) di semplificare il nostro sistema per renderlo più vicino alle esigenze dei cittadini". Come a dire che attualmente non è prevista alcuna modifica delle sanzioni penali e amministrative per coloro che non sono in regola col fisco. 

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