Violenze di polizia con la scusa della sicurezza: "Quanti altri Stefano Cucchi devono subire soprusi?"
La senatrice Ilaria Cucchi a Today.it spiega la sua posizione contro il disegno di legge di Fratelli d'Italia che vuole abolire il reato di tortura. I ricordi di Stefano, le tappe per l'approvazione del decreto, quello che Giorgia Meloni vuole fare per accontentare i suoi elettori e il nuovo appello al presidente della Repubblica Sergio Mattarella
"Il reato di tortura ce lo siamo guadagnati, ce lo terremo stretto. Credo che saremo in tanti a scendere in piazza se venisse abrogato". Queste le parole della senatrice Ilaria Cucchi, sorella di Stefano, il giovane trentunenne deceduto nel 2009 dopo aver subito violenze da parte delle forze dell'ordine, nell'intervista a Today.it.
Fratelli d'Italia vuole cancellare il reato di tortura
In opposizione al disegno di legge, di cui la prima firmataria è la deputata Imma Vietri, si pone tutta l'opposizione di Sinistra Italiana. Il decreto legge si impegna a cancellare dall'ordinamento gli articoli che con la legge 110 del 2017 hanno introdotto i reati di tortura e istigazione alla tortura nel codice penale. Il motivo resta legato al fatto che, secondo Fratelli d'Italia, l'aggravante rappresenta un limite al potere d'azione delle forze dell'ordine. E sebbene il governo abbia detto che non verranno cancellati del tutto, Ilaria Cucchi spiega che: "Ve la racconteranno in tanti modi e con parole diverse, ma quello che vogliono fare è depennare il reato di tortura dall'ordinamento: ve lo dice la sottoscritta".